Nuovo record spread Btp-Bund tra tensioni bond area Euro
Oggi sulla scadenza decennale questo differenziale è arrivato a superare i 220 punti base, o 2,2 punti percentuali
ROMA - Torna ad allargarsi, segnando nuovi massimi storici il divario di rendimento (spread) tra i titoli di Stato a tasso fisso italiani, i Btp e gli equivalenti della Germania, i bund. Oggi sulla scadenza decennale questo differenziale è arrivato a superare i 220 punti base, o 2,2 punti percentuali mentre si trascinano le tensioni sulla crisi di bilancio in Grecia che tendono a ripercuotersi sulle emissioni di tutti i paesi ritenuti più esposti sui conti pubblici, quindi anche l'Italia a riflesso del suo elevato debito-Pil, mentre all'opposto vengono premiati i bond degli Stati giudicati più affidabili, come la Germania che fa da riferimento alle emissioni dell'Unione valutaria.
Il tutto si vede sui rendimenti, che nei bond di questo tipo si muovono nella direzione specularmente opposta al prezzo nella dinamica di domanda e offerta: se il prezzo cala il tasso retributivo implicitamente aumenta. I rendimenti risultano anche una cartina di tornasole della percezioni di rischio che sui mercati c'è in merito a un emittente: meno viene ritenuto affidabile, più si pretende per finanziarne i debiti. Oggi i rendimenti sui bund decennali sono arrivati ad attenuarsi fino al 2,84 per cento, mentre sui Btp hanno superato il 5 per cento per la prima volta da inizio marzo, fino a toccare il 5,05 per cento secondo Bloomberg.
In questo modo lo spread Btp-bund è arrivato a segnare brevemente i 221 punti base. Materialmente significava che per trovare acquirenti disposti ad assumersene il rischio i bond italiani dovevano offrire un rendimento di 2,21 punti percentuali superiore ai tedeschi. Successivamente, nel primo pomeriggio lo spread Btp-bund si modera a 214 punti base. Livelli che restano comunque ben lontani dagli sprad accusati dai paesi dell'area euro maggiormente in difficoltà, come Portogallo, Irlanda e Grecia.
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