18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Documento di economia e finanza 2011

Fedagri: audizione alla commissione agricoltura alla Camera

Le Centrali cooperative: «Nel Documento del Governo non compaiono misure idonee per il rilancio del settore agroalimentare»

ROMA - «Prendiamo atto che nel Documento di economia e finanza 2011 non compaiano misure specifiche per il settore agricolo e agroalimentare italiano. Come più volte ribadito nel nostro Paese ci sarebbe bisogno di un intervento organico e riformatore affinché il comparto sia in grado di sostenere le sfide del mercato globale».
È il commento di Giampaolo Buonfiglio presidente di Agci Agrital espresso a nome dei presidenti Maurizio Gardini di Fedagri-Confcooperative e Giovanni Luppi di Legacoop Agroalimentare, nel corso dell’audizione svoltasi oggi in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati in merito al Documento di economia e finanza 2011.

RISORSE INSUFFICIENTI - «Pur condividendo la priorità del Governo di tenere in ordine i conti pubblici e guardando con favore a tutti gli interventi volti a rilanciare l’economia nazionale attraverso misure a basso impatto sulle casse dello Stato come quelle legate alla semplificazione degli adempimenti burocratici - aggiunge Buonfiglio - permane il dubbio che le azioni previste dal Def e, nello specifico, quelle inserite nel «Piano nazionale di riforma» non siano sufficienti a garantire lo sviluppo del settore agroalimentare».
«Sarebbe stato opportuno - conclude la nota delle tre Centrali cooperative agricole - prevedere fin da ora alcuni interventi per rafforzare la competitività del comparto. Tra questi quelli utili a favorire la concentrazione delle imprese cooperative in agricoltura, il finanziamento dei contratti di filiera, gli interventi per l’internazionalizzazione delle imprese, quelli per il settore bieticolo – saccarifero, oltre ad una idonea copertura finanziaria per la stabilizzazione degli sgravi contributivi per le imprese operanti in zone di montagna o svantaggiate».