Rinnovabili, incentivi per 6-7mld l'anno. Meno a impianti più potenti
Pronta la bozza del decreto interministeriale: obiettivo 23mila mw. Premi a piccoli efficienti
ROMA - Un taglio degli incentivi che aumenta di pari passo alla potenza dell'impianto fotovoltaico: più piccoli sono gli impianti più graduale sarà la riduzione degli aiuti. E' quanto prevede la bozza del decreto interministeriale sugli incentivi alle fonti rinnovabili sul quale partirà domani un confronto serrato con le Regioni. Nel provvedimento si prevedono incentivi per 6-7 miliardi di euro l'anno ed un obiettivo di 23.000 megawatt di produzione fotovoltaica entro la fine del 2016, pari a circa un terzo dell'intera domanda nazionale. Secondo le indicazioni emerse durante la fase di messa a punto del testo da parte dei tecnici del ministero dello Sviluppo economico e dell'Ambiente la riduzione degli incentivi a fine anno dovrebbe essere pari al 20% sulle strutture più potenti e dall'1 al 7% su quelle più piccole.
Il decreto, previsto dal dlgs del 3 marzo e più volte rinviato, sarà infatti domani all'esame della Conferenza Stato-Regioni. Intanto, le aziende del settore continuano a protestare, domani primo sciopero con manifestazione a Roma, e criticano Confindustria perchè non ha saputo tutelare i loro interessi. Proprio oggi El.Ital, azienda leader in Italia nella produzione di pannelli fotovoltaici, ha annunciato di uscire dall'associazione degli industriali.
Il testo, composto da 25 articoli, si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio dopo il 31 maggio di quest'anno e fino al 31 dicembre 2016 per un obiettivo di potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 megawatt, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra i 6 e i 7 miliardi di euro.
In alcuni casi, secondo quanto prevede l'articolo 5, gli incentivi possono essere cumulati a altri contributi, in generale fino al 30% del costo di investimento. Il contributo può salire al 60% per gli impianti realizzati su scuole, strutture sanitarie, militari e penitenziarie, oppure su edifici di proprietà degli enti locali. Invece, per i piccoli impianti, abbinati a un uso efficiente dell'energia, è previsto un premio aggiuntivo. Premio che non può eccedere il 30% dell'incentivo.