29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Anche istituti europei tra le banche indagate

Banche USA sotto inchiesta per sospetta manipolazione dei tassi

A quanto riportato dal Wall Street Journal, l'indagine, in corso da circa un anno, si concentra sul Libor

NEW YORK - La Securities and Exchange Commission, cioè l'autorità di borsa Usa, e il dipartimento della Giustizia stanno conducendo un'inchiesta per capire se un gruppo di banche americane ed europee abbia creato un cartello per manipolare i tassi di interesse prima e durante la crisi finanziaria, con conseguenze su prestiti e prodotti derivati dal valore di migliaia di miliardi di dollari.

A quanto riportato dal Wall Street Journal, l'indagine, in corso da circa un anno, si concentra sul Libor, il tasso interbancario calcolato su base quotidiana a Londra, che si basa sui tassi di interesse che un panel di banche dichiara di essere quelli a cui prendono denaro a prestito. Il sospetto è che questo gruppo di banche, tra cui Bank of America, Citigroup e la banca svizzera UBS, abbia dichiarato tassi di interesse più bassi di quelli reali, tra il 2006 e il 2008.

All'epoca le banche erano in difficoltà per via di asset di qualità sempre più cattiva che pesavano sui loro bilanci, e con problemi di riduzione della liquidità. Una banca che avesse dichiarato di avere preso denaro a prestito a tassi più alti rispetto alle altre avrebbe ammesso di fatto di trovarsi in una situazione finanziaria peggiore di quanto ammesso pubblicamente.

Al Libor sono legati prestiti per circa 10.000 miliardi di dollari e derivati per 350.000 miliardi di dollari, che influenzano i costi di moltissimi altri prodotti finanziari dalle obbligazioni ai prestiti sulle auto.

All'interno del dipartimento del Giustizia il caso è seguito dai procuratori delle divisioni antitrust e antifrode. Secondo gli esperti legali contatti dal Wall Street Journal i casi di collusione sono particolarmente difficili da provare senza testimoni interni alle banche ed e-mail che provino l'esistenza del cartello.