28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Stati Uniti

Naufraga l'accordo: più vicina la paralisi del Governo

I Democratici volevano un accordo su budget a lungo termine

NEW YORK - Si avvicina lo spettro della paralisi finanziaria delle attività correnti del governo federale Usa. Dopo un incontro alla Casa Bianca tra i leader parlamentari e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il presidente della Camera dei Rappresentanti John Boehner ha fatto sapere che i due schieramenti non hanno trovato un accordo per prorogare temporaneamente il regime di finanziamento provvisorio del governo, in scadenza venerdì.

L'amministrazione Obama accusa i repubblicani di aver ignorato i dubbi sollevati circa l'opportunità di finanziare il governo con una serie di provvedimenti tampone. Dopo che il Congresso non ha mai ratificato la proposta finanziaria per l'anno fiscale 2011 del presidente, gli Stati Uniti si trovano a operare in un regime di finanziamento provvisorio. I democratici avrebbero preferito trattare sulla base di un accordo per prorogare il regime provvisorio fino al 30 settembre, data in cui termina l'anno fiscale.
Prima dell'incontro il portavoce della Casa Bianca Jay Carney si era limitato a ribadire queste perplessità. A microfoni spenti aveva detto che «sarebbe improduttivo trattare su accordi temporanei quando abbiamo la possibilità di trovare un accordo per l'intero anno fiscale 2011». I repubblicani invece consideravano la misura bocciata, che prevedeva tagli alla spesa pubblica per 12 miliardi di dollari, come un modo per prolungare le trattative per trovare accordo di lungo termine sul budget.

I repubblicani stanno cercando di incolpare Obama dell' eventuale paralisi delle attività correnti del governo federale. «La Casa Bianca, rigettando il provvedimento tampone, accresce le possibilità di una paralisi. Molti democratici a Washington sperano che ciò avvenga. Tutti i soldati e i pensionati a cui non arriveranno i fondi del governo sapranno chi incolpare di ciò», aveva detto prima dell'incontro Michael Steel, portavoce del presidente della Camera John Boehner.