20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Piano lacrime e sangue

I Repubblicani USA: tagliare 4.000 mld di dollari

Tagli alla sanità ma anche alle tasse nella proposta di bilancio. Anche nel partito di Obama c'è chi strizza l'occhio alle politiche di rigore prospettate dai conservatori

NEW YORK - Un piano lacrime e sangue, spalmato sui prossimi 10 anni, che prevede tagli per 4.000 miliardi di dollari. E' la proposta dei repubblicani per il bilancio federale degli Stati Uniti del 2012, che si inserisce nelle fasi serrate degli ultimi giorni, con democratici e repubblicani impegnati nella ricerca di un accordo sul budget di quest'anno. Ai conservatori americani non bastano i 73 miliardi di dollari che - secondo le indiscrezioni - i democratici sono pronti a tagliare, e forti della maggioranza alla Camera stanno trattando per spuntare interventi più rigorosi. La nuova eclatante proposta per il bilancio del 2012 - rivelata dal Wall Street Journal - potrebbe sparigliare le carte, riazzerando il dibattito. Il piano, infatti, sembra poter riscuotere consensi anche in alcuni settori democratici, mettendo in difficoltà il presidente Barack Obama.

Il piano rappresenta il tentativo più ampio e articolato messo in campo dai repubblicani per provare a tagliare le spese del governo e ridurre il deficit. Uno dei punti chiave è la radicale trasformazione dell'assistenza sanitaria Medicare, che attualmente copre 48 milioni di anziani e disabili americani, e che in sostanza cesserebbe di pagare direttamente le spese mediche.

Per i repubblicani il sistema non è più sostenibile: il Medicare nel 2010 è costato 396 miliardi di dollari, e si prevede che nel 2016 toccherà quota 502 miliardi, con un raddoppio della spesa rispetto al 2002. La proposta dei repubblicani inciderebbe sui cittadini attualmente al di sotto dei 55 anni, che vedrebbero la propria assistenza sanitaria mutare in un sistema di sostegno a buoni. Appena raggiunti i 65 anni gli americani interessati dal piano sceglierebbero un piano assicurativo privato e il governo pagherebbe i primi 15.000 dollari di premi. La soglia dei premi aumenterebbe per i più poveri e per le persone gravemente malate.

Anche l'altro ramo dell'assistenza sanitaria Usa, il Medicaid, programma di assistenza per i più poveri, verrebbe convertito in un meccanismo di sovvenzioni a fasce, che darebbe maggiore flessibilità allo Stato. Altri tagli di rilievo riguardano il sistema pensionistico.

In compenso i repubblicani, a partire da Paul Ryan, presidente della commissione bilancio della camera e autore del piano, puntano a ridurre con decisione le tasse, facendo scendere il livello contributivo massimo per individui e aziende dal 35 al 25 per cento. Alcuni conservatori si aspettano che alcune misure temporanee contenute nel piano, attraverso una notevole riduzione delle aliquote fiscali, siano in grado di riportare a casa qualcosa come 1.000 miliardi di dollari in profitti, generati dalle multinazionali americane. Nel corso di un'intervista a Fox News, Ryan ha fatto sapere che l'ufficio bilancio del congresso ha stimato che se non ci sarà un'inversione di rotta gli Usa dovranno affrontare una spesa di oltre 45.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, e un'impennata del deficit a 12.000 miliardi.

Ufficialmente i democratici mettono in guardia dai rischi sociali contenuti nella proposta repubblicana, ma anche nel partito di Obama c'è chi strizza l'occhio alle politiche di rigore prospettate dai conservatori.