Evasione record: siamo al 38%. Al Sud si arriva al 66%
Ma il gettito sottratto allo Stato è più alto al Nord. Grazie alla lotta all'evasione, nel 2010 l'Agenzia delle Entrate ha recuperato 11 miliardi di euro
ROMA - Dagli scontrini e dalle ricevute non emessi all'attività svolta completamente in nero. Dall'Iva non pagata all'immobile non dichiarato. Il contribuente italiano, in media, evade 17 euro e 87 centesimi per ogni 100 euro di imposte versate al Fisco. Ma se si escludono i redditi che non si possono evadere (lavoro dipendente, pensione, interessi su Bot e conti correnti) la percentuale sale a ben 38 euro e 41 centesimi. E in certe zone del Sud questa evasione arriva a 66 euro, (Caserta, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Messina), in altre è al 10% (Roma, Milano, Lecco, Cremona, Torino, Genova, Brescia).
NUOVA BANCA DATI - La fotografia dell'Italia che evade, anticipata dal Corriere della sera, è stata scattata dalla DataBaseGeomarket, la nuova banca dati messa a punto dall'Agenzia delle Entrate.
I valori assoluti dell'evasione si concentrano comunque nelle zone più ricche del Paese. Il tasso di infedeltà fiscale in queste aree è più basso, ma le somme che non vengono versate nelle casse dell'erario sono molto elevate.
Grazie alla lotta all'evasione, nel 2010 l'Agenzia delle Entrate ha recuperato 11 miliardi di euro di imposte non pagate, circa il 10% di tutta l'evasione stimata.
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