Ecco le richieste della Cia al neo ministro Saverio Romano
Il presidente della Cia Giuseppe Politi esprime al nuovo responsabile delle Politiche agricole le più vive congratulazioni e l’augurio per un proficuo lavoro nell’interesse del mondo agricolo italiano
ROMA - «Esprimiamo le più vive congratulazioni al neo-ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Saverio Romano. E fin da adesso ribadiamo la nostra più convinta e fattiva collaborazione per favorire lo sviluppo dell’agricoltura, che sta attraversando una fase di grave difficoltà, con imprese in affanno e con produttori alle prese con costi sempre più onerosi e redditi in continuo calo». E’ quanto sostenuto dal presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
«E' importante -ha aggiunto Politi- che vi sia al più presto una reale ripresa del confronto tra ministro e rappresentanze dell’intero sistema agroalimentare che, purtroppo, in questi ultimi tre anni non ha trovato mai un effettivo punto di partenza. Per la Cia, soprattutto a causa della complessa situazione che sta vivendo il settore, è fondamentale la concertazione, con la quale portare avanti scelte condivise che permettano alle imprese di avere certezze e prospettive future».
«Quindi, al ministro Romano, cui inviamo gli auguri per un proficuo lavoro nell’interesse dei nostri imprenditori agricoli -ha sottolineato il presidente della Cia- poniamo precise priorità: la Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale da realizzarsi entro il 2011 e da cui dovrà scaturire una rinnovata politica agraria; una posizione autorevole nel negoziato sulla Pac post 2013, sulla quale c’è un documento unitario delle rappresentanze del mondo agricolo, cooperativo e sindacale; interventi mirati e concreti a sostegno delle imprese e, appunto, la concertazione».
«La Conferenza nazionale sull’agricoltura, che la Cia ha proposto fin dal 2004, è un passaggio di vitale rilevanza per il settore e per questo motivo auspichiamo che il neo-ministro riprenda e sviluppi in maniera adeguata il percorso che era stato avviato nella precedente legislatura e che, però, negli ultimi anni, nonostante gli impegni presi, si è di fatto bloccato. Alla preparazione di questo importante appuntamento -ha rilevato Politi- come Confederazione offriremo il nostro contributo di idee e di proposte perché dalla Conferenza possa derivare un progetto condiviso, nei confronti del quale le istituzioni e le rappresentanze sociali possano assumersi le proprie responsabilità, impegnandosi a realizzarlo».
«Attualmente -ha rimarcato Politi- è forte l’esigenza sia di un’azione vigorosa che tuteli e valorizzi il nostro modello di agricoltura sia di un nuovo progetto per accrescere le capacità concorrenziali delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari per valorizzare e difendere il ‘made in Italy’: C’è bisogno della regolamentazione dei mercati, di misure per la competitività e per la semplificazione amministrativa e di provvedimenti per il ricambio generazionale e l’aggregazione fondiaria».
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