19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Terremoto in Giappone

G7: Intervento coordinato sui mercati valutari

Riunione telefonica in nottata tra i Ministri delle Finanze e i Governatori della Banche centrali. L'impatto del sisma sul sistema economico è difficile da valutare

PARIGI - I paesi del G7 hanno deciso in nottata a favore di un «intervento coordinato sui mercati valutari» su richiesta delle autorità giapponesi, «in risposta ai recenti movimenti sul tasso di cambio dello yen associati ai tragici eventi in Giappone». La decisione è stata presa in una conferenza telefonica convocata dalla Francia, presidente di turno del gruppo dei paesi più industrializzati, a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali.

Monitoreremo i mercati - «L'eccessiva volatilità e i movimenti disordinati nei tassi di cambio hanno implicazioni avverse per la stabilità economica e finanziaria» hanno spiegato ministri e governatori in un comunicato. Per questo, hanno proseguito «monitoreremo i mercati valutari con attenzione, e collaboreremo in modo appropriato». I sette grandi hanno d'altronde ribadito «la disponibilità a fornire qualsiasi aiuto necessario» e «la fiducia nella solidità dell'economia giapponese e del suo settore finanziario», esprimendo la loro «solidarietà al popolo giapponese in questi momenti difficili».

L'impatto economico del sisma/tsunami dell'11 marzo è ancora difficile da valutare. Gli economisti l'hanno quantificato ad almeno 100 miliardi di dollari, ossia il 2 percento del Pil giapponese come fu per il terremoto di Kobe nel 1995. Diversi analisti ritengono tuttavia che la devastazione potrebbe rappresentare intorno al 3 percento del Pil.