L’invasione degli «stranieri» non si ferma
Dopo nutrie e gamberi ora tocca agli scoiattoli
MILANO - Allarme sicurezza per la flora e la fauna del nostro territorio, minacciate da animali e insetti provenienti da diverse parti del mondo. A rischiare adesso è lo scoiattolo rosso, insidiato dalla diffusione dello scoiattolo grigio che arriva dal Nord America, ed è portatore sano di una malattia in grado di uccidere il suo più debole cugino italiano ed europeo. Lombardia, Liguria e Piemonte hanno deciso di correre ai ripari con un con programma di contenimento.
Ma lo scoiattolo «Made in Usa» è l’ultimo di una serie di specie straniere che hanno invaso il nostro ecosistema negli ultimi anni – spiega la Coldiretti Lombardia - Basta ricordare quello che è successo con le nutrie: importate con il sogno di un facile guadagno dalle loro pellicce, questi roditori simili a grandi topi di fogna si sono adattati al nostro ambiente e ora distruggono canali e provocano incidenti stradali per passare da una roggia all’altra.
Se le nutrie stanno diventando padrone delle campagne, i fiumi italiani sono infestati dal siluro del Volga, mentre il gambero d’acqua dolce della Louisiana ha invaso i laghi e i piccoli ruscelli prima occupati del più piccolo e meno invasivo gambero italiano.
Tra gli insetti più pericolosi per l’agricoltura e per il settore florovivaistico – spiega la Coldiretti Lombardia - c’è l’anoplophora chinensis, l’ «alien dagli occhi a mandorla» (originaria dell’estremo oriente) le cui larve riescono a far crollare la pianta in cui sono state depositate le uova mangiando il tronco dall’interno. Come lo scoiattolo grigio, arrivano dal Nord America anche la diabrotica, in grado di spianare intere file di mais, e «armyworm» il verme soldato capace di distruggere vaste coltivazioni di cereali.
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