«Si è partiti con il piede giusto, quello della sinergia e condivisione»
Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni intervenendo all'evento organizzato oggi a Roma dal ministero per le Politiche Agricole
ROMA - «Siamo alla fase di avvio del negoziato europeo ed occorrerà attendere i testi delle proposte di regolamento, presumibilmente subito dopo la pausa estiva, per entrare nel vivo dei dettagli della futura politica agricola comune. Ma è essenziale essere partiti, nel nostro Paese, con il piede giusto». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni intervenendo al ‘Forum sul futuro della Pac’, organizzato oggi a Roma dal ministero per le Politiche Agricole.
Il leader dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha infatti apprezzato l’impegno del ministro Galan a realizzare una sinergia tra tutte le organizzazioni dell’agroalimentare per varare la posizione del Governo sulla materia. Ed ha ricordato che è stato consegnato al ministro un documento, sottoscritto da dieci sigle tra cui Confagricoltura, con considerazioni e ulteriori proposte che consentiranno a Galan di completare il quadro e di andare a Bruxelles con una linea direttrice forte e condivisa e principi da salvaguardare.
«Ora - ha detto Vecchioni - occorre proseguire su questa strada, intensificando i momenti di confronto e curando i dettagli del percorso negoziale con rapporti, che devono divenire costanti, tra le amministrazioni, anche a livello regionale, e le Organizzazioni di rappresentanza».
Nel suo intervento il presidente della Confagricoltura ha quindi rimarcato la necessità di una riforma comunitaria che sia sostenuta da adeguate risorse. Ed ha sottolineato: «Alcuni Stati hanno chiesto di ridurre le spese di bilancio per la politica agricola comune e, di fatto, di ‘subappaltare’ la produzione alimentare e no food ai Paesi extracomunitari. Niente di più sbagliato. L’Europa ha bisogno di un’agricoltura forte e vitale, che sia in grado di rispondere ai ‘nuovi bisogni’ della società, ovvero alla certezza degli approvvigionamenti, alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, e che dia occupazione».
«Se si vuole un’agricoltura orientata ai bisogni - ha concluso Federico Vecchioni - la Pac deve porsi come obiettivi prioritari la redditività e la competitività delle imprese. I soldi destinati a tal fine sono ben spesi ed i cittadini europei cominciano a rendersene conto».
- 02/11/2018 Conte a Tunisi e i 165 mln per progetti di cooperazione con la Tunisia che non piacciono agli agricoltori italiani
- 02/11/2018 Terra gratis al terzo figlio, come funziona (e perché è diversa da quella del governo Renzi e Gentiloni)
- 23/10/2017 Glifosato, domani il voto deciso all'Europarlamento. La Coalizione manda una lettera ai parlamentare italiani
- 16/10/2017 Agli agricoltori italiani solo 15 centesimi su 100: così fanno la fame grazie ai «poteri forti»