28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Fedagri - Legacoop agroalimentare - Agci agrital:

«Dal forum sulla pac scaturisca posizione condivisa»

«Per la cooperazione la nuova Pac dovrebbe rivalutare il ruolo della produzione organizzata»

ROMA - «Siamo soddisfatti di essere riusciti ad arrivare al confronto odierno con un documento unitario di tutte le organizzazioni agricole e dei lavoratori. Un percorso condiviso, fortemente voluto dalla cooperazione agricola, che già da tempo parla ad una sola voce». È quanto dichiara il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini a nome di tutte e tre le organizzazioni cooperative del paese (Fedagri - Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agrital Agci), in occasione del Forum sulla «Pac verso il 2020» promosso oggi dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
«In questo documento - continua Gardini - è contenuto il mandato di tutto il mondo agricolo al ministro Galan, al Governo e ai nostri parlamentari europei. Inutile sottolineare che la prima battaglia sarà quella per il mantenimento della dotazione di bilancio, perché dobbiamo essere certi di quante risorse finanziarie avremo a disposizione. Da questo elemento si dovrà partire per una riforma dei pagamenti diretti in favore dei cosiddetti agricoltori attivi che potrebbe consentire di rivedere tante distorsioni create in passato oltre che razionalizzare meglio la spesa agricola».

«La seconda questione su cui far convergere le forze - aggiunge Gardini – è l'aggregazione dell'offerta. Un tema fondamentale per il mondo cooperativo, che la futura Pac dovrà affrontare se vuole dare all'agricoltura giusti strumenti per sostenere le sfide del mercato, conquistare nuovi spazi commerciali, migliorando e qualificando l'offerta dei prodotti. Per la cooperazione le Organizzazioni dei produttori (Op) nella riforma della Pac dovrebbero avere un ruolo primario nella gestione delle misure di crisi, per contrastare la volatilità dei prezzi e favorire la stabilizzazione del reddito».

«Vogliamo una Pac nuova forte e orientata al mercato. - conclude Gardini – Siamo certi che le istituzioni italiane recepiranno queste nostre istanze e che la loro azione potrà essere più forte e ben sostenuta a tutti i livelli di rappresentanza a Bruxelles. Adesso più che mai c’è bisogno di unità da parte di tutto il mondo agricolo. È in gioco il futuro della nostra agricoltura, settore da cui passa inevitabilmente il rilancio della nostra economia»
Le tre organizzazioni cooperative Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare e Agci-Agrital 5.100 cooperative attive, con oltre 720.000 produttori, 90.000 addetti e un fatturato complessivo che supera i 32 miliardi di euro. Ortofrutta, vino, latte e zucchero i settori produttivi nei quali le cooperative generano sistemi di filiera leader, con una forte propensione all’export.