25 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Settore vitivinicolo

Meno burocrazia nel vino

«Coldiretti Piemonte ha pronto sin da febbraio 2010 un documento che è disponibile a ripresentare alla Regione»

TORINO - In seguito alla volontà manifestata dall’Assessore regionale Claudio Sacchetto nell’ambito della Conferenza Stato - Regioni, nei confronti del Ministero per la semplificazione, inerente alla riduzione del carico burocratico nel settore vitivinicolo, Coldiretti Piemonte ha pronto sin da febbraio 2010 un documento che è disponibile a ripresentare alla Regione.
Di qui la richiesta del direttore di Coldiretti Piemonte, Bruno Rivarossa, su indicazione del presidente Paolo Rovellotti e del membro di giunta con delega al settore, Maurizio Soave, di istituire un tavolo permanente con delega alla sburocratizzazione e alla semplificazione.
Con una lettera indirizzata all’Assessore regionale all’Agricoltura, Coldiretti Piemonte chiede con urgenza misure concrete per porre un argine alle criticità che vive il settore vitivinicolo, sottoposto ad un carico amministrativo che diventa ogni giorno più insostenibile.

«Le priorità riguardano le procedure collegate alla produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto insieme al miglioramento del Sistema Informativo Agricolo Piemontese (Siap) e al coordinamento degli organi di controllo impegnati nel settore - sottolinea nella lettera, il direttore Bruno Rivarossa – . E’ altresì indispensabile la riduzione dei costi collegati al mantenimento degli enti privati di controllo, così come è fondamentale che gli organismi di controllo siano scelti liberamente dalla aziende e non vengano imposti. In particolare, riteniamo che i controlli eseguiti da Valoritalia sulla vendemmia 2010 dovrebbero essere svolti prima della vendemmia e non dopo, con il rischio che il vino venga declassato a causa della differente misurazione delle superfici vitate rispetto a quelle riconosciute e certificate dalle province per riconoscere le viti a Doc».
Per rendere più snello l’iter amministrativo, nel documento indirizzato all’Assessore regionale all’Agricoltura, Coldiretti chiede infine l’accelerazione dell’iter per il rilascio delle certificazioni e delle fascette.