27 agosto 2025
Aggiornato 13:00
Agricoltura

Riforma PAC, Gardini: bene le mozioni presentate alla Camera

«Nell’ambito del dibattito Ue sulla nuova Pac è necessaria l’unità delle forze politiche e della rappresentanza. Una riduzione delle risorse metterebbe in seria difficoltà l’agricoltura italiana»

ROMA – «L’attenzione e la puntualità con cui i deputati di tutti gli schieramenti si sono espressi sui temi della futura riforma della politica agricola comunitaria, nelle mozioni presentate, dimostrano quanto l’agroalimentare italiano sia importante nel tessuto socio-economico della nazione. Positiva anche l’attenzione emersa nei confronti dei temi dell’aggregazione dell’offerta e della cooperazione».
Così Maurizio Gardini, Presidente di Fedagri-Confcooperative commenta la giornata di lavori avviata ieri alla Camera dei Deputati, e oggi ancora in corso, per discutere le mozioni concernenti iniziative in materia di riforma della Politica agricola comune, durante la quale è stata sottolineata da tutti i presenti la necessità di impegnare il Governo affinchè nell’ambito dei negoziati comunitari sulla Pac venga mantenuto il budget agricolo.

UNITA' DI TUTTE LE FORZE - «Abbiamo la necessità - sottolinea Gardini - di trovare l’unità di tutte le forze politiche e della rappresentanza, oltre che di stringere alleanze internazionali con paesi come Francia, Germania e Spagna, portatori di interessi simili ai nostri. Una riduzione delle risorse disponibili metterebbe in seria difficoltà l’agricoltura italiana. La spesa agricola serve a garantire la sicurezza, la qualità, la salubrità dei prodotti che arrivano sulle tavole dei consumatori europei oltre a sostenere le azioni per la tutela e salvaguardia dell’ambiente e dello spazio rurale. Senza un adeguato budget i costi per attuare queste politiche rischiano di ripercuotersi direttamente sui consumatori, favorendo tutte le produzioni extra-europee che fanno della competizione sul prezzo il solo punto qualificante dell’offerta».
«Siamo inoltre lieti - aggiunge Gardini - che nelle mozioni presentate ci sia il continuo richiamo ai temi dell’aggregazione dell’offerta e della cooperazione. Ciò significa non solo che queste tematiche sono entrate nel sentire comune della politica e degli italiani, ma che, soprattutto, almeno nell’agroalimentare, la necessità di incentivare l’aggregazione (e quindi anche la cooperazione), per dare maggior potere contrattuale agli agricoltori e migliorare e qualificare così la commercializzazione dei prodotti agricoli, sia un dato acquisito. Siamo certi che il Governo impegnerà le sue forze affinché nella prossima riforma vengano inseriti quei provvedimenti utili a favorire la nascita e il rafforzamento delle strutture di aggregazione dell’offerta su tutto il territorio italiano e per tutte le produzioni».
«Prendiamo ancora felicemente atto - continua Gardini - delle importanti richieste avanzate dalla politica relative al rafforzamento di alcune filiere strategiche come olio, zootecnia e ortofrutticoli trasformati, proponendo per queste aiuti specifici»
In ultimo, il presidente Gardini osserva come tutti i deputati hanno evidenziato che il sostegno della Pac dovrà essere garantito solo a coloro che effettivamente svolgono l’attività agricola, producendo beni e servizi reali. Questa forse sarà la sfida più importante che saremo chiamati ad affrontare nella prossima riforma.