La crisi spaventa Wall Street: giù euro, su dollaro e oro
Le manifestazioni contro il governo influiscono negativamente sui titoli
NEW YORK - La crisi egiziana spaventa Wall Street. Le manifestazioni di protesta contro il governo del presidente Hosni Mubarak hanno influito negativamente sulle contrattazioni, facendo allo stesso tempo guadagnare il dollaro nei confronti di euro e sterlina. Poco dopo metà giornata il Dow Jones perde 133,43 punti, l'1,11%, a quota 11.856,42 punti, il Nasdaq è in calo di 59,82 punti, il 2,17%, a 2695,46 punti, il Nasdaq cede 17,89 punti, l'1,38%, a 1281,65 punti.
L'instabilità e l'incertezza dell'area nordafricana, che già due settimane fa aveva visto il presidente tunisino Ben Ali abbandonare il paese, sta mettendo in agitazione gli investitori, che stanno lasciando gli asset più rischiosi spostandosi verso beni rifugio. A uscire vincitori da questa situazione di tensione sono al momento il dollaro, lo yen e l'oro, mentre a subirne danni sono soprattutto l'euro e i titoli.
Secondo Simon Derrick, analista di Bank of New York Mellon, gli investitori hanno soprattutto paura che durante le crisi gli eventi si evolvano più rapidamente delle aspettative. «E' quanto è successo, ad esempio, nel settembre e ottobre 2008, dopo il collasso di Lehman Brothers, o in aprile e maggio dello scorso anno, ai picchi della crisi greca», spiega Derrick. «Basta notare con che velocità è scoppiata la rivolta in Tunisia e con quale rapidità sono emerse manifestazioni di protesta nelle città egiziane».
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