30 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Stazione termale

Acqua di Fiuggi, Polverini conferma l'interesse della Libia

Oggi l'incontro tra la governatrice del Lazio e il sindaco della cittadina: «Gheddafi pronti ad investire una cifra intorno ai 250 milioni»

ROMA - La governatrice del Lazio Renata Polverini ha confermato le indiscrezioni circa un interessamento del leader libico Muhammar Gheddafi ad investire ingenti somme di denaro nel complesso termale di Fiuggi. La governatrice, infatti, ha confermato l'esistenza di una lettera con cui Camera di commercio italo-irachena, che fa da intermediaria nelle trattative, avrebbe manifestato l'interessamento ad investire una cifra intorno ai 250 milioni di euro per rilanciare la stazione termale.
«Ho visto solo stamattina la lettera in cui mi viene ribadita l'offerta già fatta al sindaco di Fiuggi. Ho convocato il sindaco per poter capire insieme a lui che cosa è successo e qual è lo stato della situazione prima di esprimermi e prendere qualunque decisione», ha sottolineato la Polverini smentendo di fatto il primo cittadino della città ciociara che ieri aveva dichiarato: «Non ne so nulla. Non ho ricevuto nessuna comunicazione nè telefonate. Niente».

300 NUOVE ASSUNZIONI - Un investimento che, come sottolineato da più organi di stampa, avrebbe come obiettivo quello di unificare la gestione di terme e imbottigliamento dell'acqua (il comparto industriale è ora gestito dal gruppo Sangemini) e realizzare un centro congressi, un polo fieristico e un aviosuperficie. Un progetto, che secondo indiscrezioni prevederebbe anche 300 nuove assunzioni, su cui si vociferava ormai da alcuni mesi e che con l'incontro di oggi potrebbe entrare in fase operativa.