Poste, senza una vera Authority concorrenza è a rischio
Segnalazione al Governo e Camere critica decreto liberalizzazione
ROMA - Senza un'Authority realmente indipendente e imparziale la completa liberalizzazione dei servizi postali rischia di partire con il freno tirato. Lo sostiene l'Antitrust, contestando - in una segnalazione inviata a governo e Parlamento - il modello di Agenzia di regolazione scelto nella bozza di decreto varata dall'esecutivo e ora all'esame delle Camere per il parere.
Il compito di vigilare - afferma l'Antitrust - sul percorso di liberalizzazione del settore postale viene affidato dal decreto a un organismo «che opera al servizio delle amministrazioni pubbliche ed è sottoposto ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un ministro, il quale ne definisce anche le funzioni, la struttura organizzativa e le modalità di finanziamento». L'Agenzia «non potrebbe così qualificarsi neanche indipendente dagli operatori postali, visto che Poste Italiane, attuale fornitore del servizio universale e in posizione dominante nella gran parte dei mercati interessati, è una società a partecipazione pubblica totalitaria».