28 agosto 2025
Aggiornato 04:00
La crisi del debito

Borse e bond Eurolandia tirano il fiato

Il Portogallo respinge gli allarmi. Giappone come la Cina promette sostegni. Milano +1,40%

MILANO - Borse e bond dell'area euro tirano il fiato, mentre con un giorno di ritardo il Portogallo ha reagito alle ipotesi di stampa che ieri lo avevano rimesso sotto i riflettori. Nel clima di facili allarmismi che continua a circondare i paesi periferici dell'area euro, l'ipotesi che Lisbona debba chiedere aiuti aveva reinnescato tensioni sui titoli di Stato, che si sono trascinate fino a stamattina. Poi sono arrivate le smentite del governo, «disponiamo dei mezzi per finanziarci sui mercati», ha detto il premier José Socrates, le voci sugli aiuti sono «speculazioni» prive di fondamento, che servono solo a danneggiare il paese e aggravare le condizioni dei mercati. Nel corso della seduta la tensione è sembrata rientrare anche dopo che la Grecia è riuscita a superare lo scoglio di un'asta di titoli di Stato, in una settimana in cui la volatilità è favorita dalla concomitanza di diverse operazioni di questo genere (domani tocca proprio al Portogallo con un'asta e giovedì alla Spagna).

Dopo i netti cali di ieri le Borse hanno registrato rimbalzi positivi fin dall'apertura, mentre nel tardo pomeriggio l'euro risulta in lieve recupero a 1,2972 dollari. Oggi le prese di posizione rassicuranti si sono moltiplicate, e non solo in Europa. Il Giappone si è fatto avanti con promesse di sostegno all'area euro, come nelle scorse settimane aveva fatto la Cina. I giganti economici dell'Asia sembrano interessati a evitare che la situazione dell'Europa si deteriori, magari rischiando di compromettere la sua domanda di beni e così, indirettamente, le stesse esportazioni di Cina e Giappone. A Milano il Footsie-Mib ha chiuso con un più 1,40 per cento, mentre la Borsa di Londra ha siglato gli scambi al più 0,97 per cento, Parigi più 1,58 per cento, Francoforte più 1,23 per cento. In mattinata le tensioni suoi bond dei paesi periferici avevano continuato a pesare anche sui Btp italiani, facendo salire il divario di rendimenti rispetto ai bund della Germania oltre i 2 punti percentuali, o 200 punti base. In serata lo spread Btp-bund cala nettamente a 188 punti base.