20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
La crisi del debito

Lisbona: non abbiamo bisogno di aiuto

Il Ministro delle Finanze portoghese: il Governo «fa tutto il necessario per evitarlo»

LISBONA - Il Portogallo smentisce ipotesi e speculazioni sul fatto che a sua volta debba far ricorso ad aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale, come accaduto a Grecia e Irlanda. Lisbona «fa tutto il necessario per evitare questa eventualità», ha affermato oggi il ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santos, e «non prevede» di dover chiedere aiuti esterni. Questo dopo che ieri si è registrata una nuova giornata di tensioni sui bond di Portogallo e altri paesi periferici dell'area euro, quando alcune speculazioni di un quotidiano tedesco che avevano rilanciato gli allarmismi, asserendo che Francia e Germania avrebbero esercitato pressioni affinché Lisbona chiedesse aiuti. Il tutto ha ricevuto nette smentite a livello ufficiale, anche dall'Unione europea.

E sempre oggi altre indiscrezioni di stampa, stavolta dal Portogallo stesso, forniscono indicazioni in senso opposto: sul rassicurante. Il deficit di bilancio portoghese sarà inferiore alle previsioni, attestandosi fra il 6,9 e il 7,1 per cento del Pil contro il 7,3 per cento inizialmente previsto: è quanto riporta il quotidiano lusitano Diario Economico, anticipando i dati del governo relativi al 2010. Oggi il premier socialista José Socrates dovrebbe comparire in conferenza stampa per parlare proprio di bilancio, mentre domani Lisbona deve effettuare la sua prima asta dell'anno su titoli di Stato, bond a 3 e 9 anni per un ammontare complessivo non enorme, circa 2 miliardi di euro ma è una operazione che i mercati considerano come un test rilevante.