25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
I dati Istat

L'inflazione quasi raddoppiata nel 2010

I dati dell'Istat: nell'ultimo anno i prezzi al consumo cresciuti in media dell'1,5%. A dicembre il picco: +1,9% su base annua. Decisiva l'impennata dei carburanti

ROMA - Fiammata dell'inflazione a dicembre, che arriva a sfiorare il +2% trainata dall'impennata dei carburanti e quasi raddoppiata nel 2010, dopo il minimo storico segnato l'anno prima. Nel 2010 - afferma l'Istat - i prezzi al consumo sono cresciuti in media dell'1,5%, mentre nel 2009 l'aumento è stato dello 0,8%, il valore più basso dal 1959. L'indice Ipca (quello usato in sede Ue) - aggiunge l'istituto di statistica - mostra per il 2010 un aumento medio dell'inflazione dell'1,6%, dopo il +0,8% del 2009.

Il mese scorso i prezzi al consumo sono aumentati dell'1,9% su base annua (valore massimo dal dicembre 2008), con un'accelerazione rispetto al +1,7% di novembre. Su base mensile invece - secondo stime provvisorie - a dicembre l'inflazione è stata dello 0,4%, dopo la variazione nulla di novembre.
L'accelerazione - spiega l'istituto di statistica - è dovuta soprattutto al forte aumento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, in particolare i carburanti.

Confesercenti: «L’Inflazione resta sotto controllo, anche se secondo i dati dati Istat «raddoppia» nel 2010 con un balzo a dicembre. Ma l’1,5% annuo segnala comunque il fatto che nel 2010 è rimasta molto contenuta e quindi non può destare alcuna preoccupazione. Del resto, lo 0, 8% del 2009, era il frutto della bufera della crisi internazionale aggravata da una caduta dei conti pubblici e dei consumi. Semmai, si può dire, guardando ai dati di dicembre, che i consumi avanzano con un passo molto lento mentre i carburanti vanno al galoppo. I campi di interventi sono chiari: c’è soprattutto l’esigenza di ridare forza alla fiducia ed alla crescita. Questa è la vera svolta che attende il Paese».

Adiconsum: «Dati preoccupanti» - Gli indici dei prezzi al consumo provvisori dell’Istat per Adiconsum - dichiara Pietro Giordano - sono fortemente preoccupanti e se confermati non promettono nulla di buono, in quanto se l’economia esce dal tunnel della crisi, come tutti speriamo, gli indici d’inflazione schizzerebbero in alto e diverrebbero un freno per lo sviluppo futuro.
L’inflazione è la tassa più iniqua che possa esistere perché finisce per colpire i redditi fissi e più deboli delle nostre famiglie.
Altro dato fortemente preoccupante rilevato dall’Istat è quello degli incrementi tendenziali. I più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (più 4,2 per cento), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 3,5 per cento) e Altri beni e servizi (più 3,2 per cento).
Adiconsum è convinta che solo una reale politica di lotta all’evasione fiscale ed ad una concreta politica che ridimensioni la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, oltre che una equiparazione della tassazione sulle transazioni finanziarie, riuscirà a liberare risorse capaci di mettere in sicurezza i redditi e quindi l’economica del nostro Paese, oltre che rilanciare veramente un’economia ancora in sofferenza.