26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Banche

ABI: più ATM evoluti, per prelievi ed altre operazioni

In un anno, 1 miliardo di operazioni ai 46 mila sportelli automatici per un ammontare complessivo di 131 miliardi di euro

ROMA - Aumentano gli ATM evoluti che, oltre al tradizionale prelievo di denaro contante, consentono di fare numerose operazioni: consultare il conto titoli (+4% rispetto al 2008), controllare i movimenti delle carte di credito (+11%), versare contante e assegni (+40%) e così via. Secondo i dati raccolti dall'Abi, gli ATM delle banche italiane sono oltre 46 mila (erano 43 mila del 2008) e circa la metà è Web based (44%), cioè basata sui protocolli Internet per garantire alti livelli di efficienza nell’uso e nella velocità di aggiornamento dei dati. Accanto ai servizi informativi di «base» come saldo e movimenti di conto corrente, gli ATM offrono un portafoglio di servizi di consultazione sempre più ricco: la disponibilità residua di prelievo su conto corrente (il servizio è disponibile presso il 56% degli ATM), la verifica della situazione assegni (21%) e la consultazione della posizione mutui e finanziamenti (23%).

Quanto ai servizi dispositivi, agli sportelli automatici è possibile fare tante operazioni che semplificano la vita di tutti i giorni: pagare canone TV, bollette e multe, ricaricare le schede delle pay TV e fare donazioni. Circa il 70% degli ATM, inoltre, è dotato di un kit antifrode per prevenire la clonazione delle carte (+37%).
Nel 2009, 37 milioni di carte sono state utilizzate agli sportelli automatici almeno una volta, per un totale di circa 1 miliardo di operazioni (28 per carta). In particolare, ogni tessera di plastica ha fatto in media: 21 prelievi, 6 operazioni di anticipo contante, 0,6 pagamenti, 3,3 ricariche telefoniche, 0,5 ricariche di prepagate, 0,6 versamenti e 0,7 prelievi in valuta.
L’ammontare complessivo delle transazioni agli ATM nel 2009 ha raggiunto 131 miliardi di euro. Di questi, 121,8 miliardi sono prelievi, 1,9 miliardi pagamenti, 2,6 ricariche di prepagate ed 1,9 ricariche telefoniche. L'importo medio delle operazioni è stato di 156 euro per i prelievi, 154 per ricaricare le prepagate, 86 per i pagamenti e 41 per ricaricare le schede telefoniche.