5 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Sindacato

Landini: isolati? Siamo al 10%. E' il Pd a perdere voti

Il leader della FIOM al «Fatto Quotidiano»: licenziare chi sciopera non è un tema astratto

ROMA - Se qualcuno è in crisi «non è la Fiom». Parola del leader delle tute blu della Cgil, che replica così alle prese di posizione di alcuni esponenti del Pd che lo invitano a firmare l'accordo su Mirafiori. Landini tiene ad aggiungere però che «non tutto il Pd è sulle incredibili posizioni filo-Marchionne».
«Da giugno ad oggi, in tutte le elezioni che si sono celebrate, la Fiom segnala il 10% in più di voti - risponde Landini a Il Fatto quotidiano - Il trend dei loro consensi mi pare... che sia meno brillante».
Quanto alla posizione del leader del Pd, Pier Luigi Bersani, il segretario della Fiom definisce le sue parole «limitative» e «non chiare. Mi piacerebbe spiegargli... Siamo al solito 'ma-anche' e non si capisce nulla».
Landini ricorda che per Pomigliano si era detto che si trattava di una posizione eccezionale e irripetibile: «S'è visto! A Mirafiori hanno fotocopiato lo stesso accordo e hanno detto ai sindacati: prendere o lasciare». Alla domanda se la Fiom potrebbe orientarsi verso l'astensione a Mirafiori, Landini si limita ad affermare: «Noi diciamo che votare dicendo ai lavoratori: o dici sì o chiudiamo rasenta il ricatto».

Che la Fiom dica sempre no è una «panzana colossale. Abbiamo firmato accordi con Whirpool Indesit, Electrolux...sono tutte multinazionali, mica società di mutuo soccorso. Come mai solo la Fiat ha bisogno di infrangere il contratto?» E i tedeschi? «Li abbiamo appena incontrati, i sindacalisti tedeschi: loro un contratto così non ce l'hanno e non lo firmerebbero mai. Con questo accordo la Fiat acquisisce la libertà di licenziare i lavoratori in sciopero. Non mi pare una questione molto astratta», conclude Landini.