Vertenza FIAT
Sacconi: la svolta Marchionne è l'addio agli anni '70
Il Ministro del Welfare al Corriere della Sera: «Finita l'era di bassi salari e bassa produttività»
ROMA - «Gli accordi tra la Fiat e i sindacati per Pomigliano e Mirafiori rappresentano una spallata definitiva alla nefasta ombra lunga che si allunga sull'Italia fin dagli anni Settanta e che ha imprigionato le capacità di crescita e la vitalità del Paese». Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, al Corriere della sera.
Per Sacconi, i nuovi contratti costituiscono una risposta alle «cinque ragioni del male oscuro dell'Italia che risalgono agli anni Settanta», che sollecitano «cinque azioni politiche riformatrici». Una di queste riguarda proprio le relazioni industriali «dove gli accordi Fiat rappresentano la fine del rigido controllo sociale sull'organizzazione del lavoro che ha determinato bassa produttività e bassi salari».
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