3 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Consumi alimentari

Sulle tavole di Capodanno più di 1,3 miliardi di euro

La Cia stima il “business” del tradizionale cenone di San Silvestro. Dalle immancabili lenticchie, al cotechino, allo zampone, alle salsicce, per arrivare a spumante e panettone

ROMA - In poche ore gli italiani spenderanno circa 1,3 miliardi di euro per consumare il tradizionale cenone di fine anno. Il conto è presto fatto: poco più di 18 euro per persona. Questa la stima dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori ricavata sulla media della spesa che verrà affrontata sia per i pasti domestici che per i classici cenoni, organizzati in locali, esercizi e negli agriturismi.

Il cenone fuori casa - rileva la Cia - viene proposto dentro un ampia forbice che va dai 40 ai 130 euro a persona, mentre mangiando in casa è possibile contenere la spesa entro i 20/25 euro. Oltre l’85 per cento degli italiani rispetterà il menù tradizionale, ancora molto legato alle varie abitudini territoriali, gli altri spazieranno tra il vegetariano, vegano, l’etnico e con le ricercatezze enogastronomiche, nazionali e mondiali. Nella «top 5» dei prodotti più consumati per la notte che saluta l’anno, le lenticchie, il cotechino, lo zampone, lo spumante e il panettone. Ma è altissimo anche il consumo di salsicce, anguille, capitoni e pesce azzurro, oltre che di pasta all’uovo e frutta secca.

Consumo tartufi - Tra l’altro - rivela la Cia - in questa serata, si concentra anche il maggior consumo di tartufi nel nostro paese, con una prevalenza di quello nero sul bianco anche perché venduto ad un prezzo decisamente più accessibile. Molto consistente anche la spesa per crostacei e per il pesce da fare al carpaccio.
Prosegue - spiega la Cia - il trend positivo degli ultimi anni, per i veglioni promossi all’interno di agriturismi, dove il prezzo oscilla tra 50 e 80 euro a coperto. Le presenze saranno sostanzialmente stabili rispetto al 2009. Tengono, sostanzialmente, i tradizionali cenoni e veglionissimi in locali, ristoranti ed esercizi vari, ma cresce il numero delle persone che festeggia in casa con parenti e amici, forse anche consigliati dal periodo di crisi economica. Altro dato significativo - conclude la Cia - è quello relativo alla spesa complessiva per gli alimenti del cenone, che cresce in valore (+2 per cento) e diminuisce in volume (-4/5 per cento). Insomma, in questo 2010 si spende un poco di più e si compra parecchio di meno.