26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Settore lattiero caseario

Pastori: la Cia lancia le proposte per uscire dall’emergenza

Domani e sabato due Assemblee a Nuoro per affrontare i gravi problemi del comparto. I produttori sempre più in difficoltà per i costi in forte crescita e i prezzi del latte non più remunerativi

ROMA - Il settore ovicaprino continua a vivere una situazione di grandissima difficoltà. In molte regioni, specialmente in Sardegna, i produttori non riescono a stare più sul mercato e così molte aziende rischiano di chiudere i battenti. Un quadro drammatico che richiede pronti interventi e soprattutto una nuova politica che consenta ai pastori di avere validi sostegni e di guardare, pertanto, con maggiori certezze al futuro. Insomma, un’azione realmente incisiva che apra prospettive confortanti e permetta di uscire al più presto da una crisi sempre più complessa e preoccupante. Da qui il forte impegno svolto in questi mesi della Cia-Confederazione italiana agricoltori che domani venerdì 10 dicembre e sabato 11 dicembre ha promosso a Nuoro, con la collaborazione della sede della Sardegna, due Assemblee: la prima di carattere nazionale, la seconda dedicata ai problemi dei pastori sardi.

Il reddito dei pastori - rimarca la Cia - è messo in discussione dal prezzo del latte non remunerativo (fermo ai livelli dei primi anni ’90) e da costi di produzione degli allevamenti sempre più elevati.
Allo stesso tempo la Cia evidenzia che sulla crisi del comparto grava l’incapacità dell’industria di trasformazione nel ricercare nuovi mercati, nel produrre e commercializzare in funzione della remunerazione del prodotto primario, scaricando sul pastore, tutti gli oneri e le difficoltà della stessa industria.
A ciò, per la Cia, vanno aggiunti la scarsa concentrazione dell’offerta con un approccio disomogeneo al mercato da parte dei produttori del latte e la difficoltà strutturale dell’agricoltura, priva da anni di un indirizzo economico e di politiche adeguate allo sviluppo e la competitività.
Nel corso delle due Assemblee, che si svolgeranno sotto lo slogan «Dall’emergenza allo sviluppo. Insieme per vincere le sfide», saranno, dunque, affrontati tutti i problemi che oggi condizionano pesantemente il comparto ovicaprino. Ma sarà anche l’occasione per ribadire le proposte della Confederazione che chiede impegni seri e concreti al Governo e alle Regioni.

La prima Assemblea, quella di carattere nazionale, si terrà nel pomeriggio di domani presso l’Hotel Sandalia (via Einaudi 12). I lavori, che inizieranno alle ore 15.30, saranno presieduti da Martino Scanu, presidente regionale della Cia Sardegna. Dopo l’introduzione di Salvatore Bussu, presidente della Cia provinciale di Nuoro, ci saranno le relazioni di Umberto Borelli, Dipartimento Agroalimentare e Territorio della Cia, e Fabio Del Bravo, Ismea. A seguire una tavola rotonda coordinata da Domenico Brugnoni, vicepresidente nazionale Cia e alla quale interverranno Andrea Prato, assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna, Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Francesco Battistoni, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, Enzo Rossi, assessore allo Sviluppo Rurale della Provincia di Grosseto. Concluderà Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia.
L’Assemblea regionale dei pastori sardi, in programma sabato 11 dicembre, si svolgerà, a partire dalle ore 10.00, presso la Camera di Commercio di Nuoro (via Papandrea 8). Interverranno Salvatore Bussu, presidente della Cia provinciale di Nuoro, Martino Scanu, presidente della Cia regionale Sardegna, e Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia.