29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Tutela del Made in Italy

«Tartufo di marca» contro le imitazioni

E’ il tema della giornata di domani a «Tartufo di Marca», il Festival del Nero pregiato che si sta svolgendo a Maddalena di Muccia, nella distilleria Varnelli

MUCCIA – Attenti alle imitazioni. E’ il tema della giornata di domani a «Tartufo di Marca», il Festival del Nero pregiato che si sta svolgendo a Maddalena di Muccia, nella distilleria Varnelli. Dopo l’inaugurazione del sabato che ha visto la presenza di Anna Moroni, si passa a«Tartufo o l’impostore. Un marchio di tutela per difendere il Nero Pregiato dalle imitazioni.», una tavola rotonda, organizzata dall’Università di Camerino, che propone la creazione di un marchio di origine e qualità del tartufo locale. Partecipano Lucia Bailetti, direttrice del Centro Italiano di Analisi Sensoriale, Giuliano Bianchi presidente della Camera di Commercio di Macerata, il professore Andrea Catorci, il giornalista Alessandro Di Pietro, Claudio Modesti, scrittore enogastronomico, il giornalista Carlo Cambi e Assuero Zampini, direttore della Coldiretti Macerata.

.L’obiettivo principale è delineare le prossime tappe del percorso iniziato due anni fa con il progetto «Valorizzazione del tartufo dell’Alto Maceratese», promosso dalla Camera di Commercio della Provincia di Macerata sotto la direzione scientifica dello stesso Prof. Andrea Catorci della Scuola di Scienze Ambientali Unicam. A seguire la premiazione del «Nero Pregiato 2011» a cura di Ugo Bellesi, giornalista esperto del settore enogastronomico.
Questa domenica «Il pranzo è servito» da Augusto Tocci. Alle 12.30, con lui ai fornelli le autrici della collana «Ricette, ricordi, racconti» Lucilla e Manuela di Chiara. Dopo la lezione tutti a tavola per assaporare ricette a base di tartufo e altri prodotti tipici locali (prenotazioni al n. 366.5333395, costo lezione e pranzo 15 euro).
Il tartufo, oggetto di culto della tradizione gastronomica marchigiana è da sempre diviso tra lusso e cucina quotidiana. E’ l’oggetto del contendere del duello gastronomico di oggi. Carlo Cambi è arbitro tra gli sfidanti Evio Hemas Ercoli, dell’Università di Macerata, e Augusto Tocci.

A seguire alle 17.30 «Occhio al tartufo: riconoscere il vero dal falso». Dopo aver svelato alcuni dei segreti sull’enologia nella prima giornata, il Centro Italiano di Analisi Sensoriale si occupa di questo laboratorio in linea con il tema principale del giorno: imparare a riconoscere il vero Nero pregiato dalle imitazioni. Al costo di 10 euro è prevista per i partecipanti la degustazione e il rilascio di un attestato.L’ultimo appuntamento dell’edizione del «Tartufo di Marca» 2010 è «Mangia, impara, ama» dedicato alla riscoperta del pranzo della domenica attraverso le «Ricette d’oro del Mangiarozzo». Petra Carsetti, Emilia Migliorelli e Carlo Cambi si cimentano nella preparazione del coniglio in porchetta.
I vari eventi, come sempre, accompagnano i 50 espositori della fiera delle specialità gastronomiche del territorio: salumi e formaggi, miele e frutti di bosco, dolci e molto altro ancora. I circa 1000 mq di spazio espositivo all’interno degli stabilimenti dello storico marchio Varnelli ospitano anche i manufatti degli artigiani locali, un angolo dei regali dove è possibile farsi confezionare cesti gastronomici con i prodotti acquistati sul posto e un bookshop.

Il Festival «Tartufo di Marca» ha il sostegno di: Regione Marche, Fondazione Carima, Camera di Commercio di Macerata, Coldiretti Macerata, AATO 3, Contram, Edra, D.E.C., con la collaborazione di Varnelli, Romani, l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri della Ristorazione e Turistici «G.
Varnelli» di Cingoli e il Centro italiano di Analisi sensoriale. Informazioni su www.tartufodimarca.it