12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Occupazione

Santini: mercato del lavoro ancora in stallo

Lo sostiene in una nota il Segretario Confederale della Cisl: «Servono incentivi e politiche per il lavoro»

ROMA - «I dati diffusi oggi dall'Istat se pur altalenanti e migliori della media europea, denunciano un mercato del lavoro ancora in difficoltà. La fase critica non è affatto superata. La ripresa economica si sta presentando più debole e discontinua di quanto annunciato e lo sfasamento tra ciclo economico e mercato del lavoro potrebbe ancora condizionare le tendenze dell'occupazione». Lo sostiene in una nota il Segretario Confederale della Cisl Giorgio Santini.

«Tra settembre e ottobre il tasso di disoccupazione cresce dall'8.3% all'8.6%, resta invariato il tasso di occupazione, continua la perdita di posti di lavoro nelle grandi imprese, mentre torna a calare la disoccupazione giovanile, che invece era cresciuta nel mese scorso. In ogni caso - continua Santini - con i primi segnali di ripresa le imprese riassorbiranno innanzitutto parte della manodopera in cassa integrazione. Si profila quindi il rischio di sacche di disoccupati non facilmente reimpiegabili. Mentre apprezziamo il rifinanziamento e la proroga degli ammortizzatori sociali, che a breve si concretizzeranno con l'approvazione definitiva della legge di stabilità».

«Chiediamo uno sforzo straordinario a Governo, Regioni e tutte le parti sociali - sottolinea - sul terreno delle politiche attive del lavoro per favorire una riqualificazione orientata verso settori e professionalità ad assorbimento di manodopera, che vengono segnalati da diversi studi pur in periodo di crisi. Nel contempo una quota delle risorse disponibili va finalizzata a sostenere le nuove assunzioni - conclude il sindacalista della Cisl - incentivando il part time, che asseconderebbe un'esigenza di graduale ripresa dell'attività, l'apprendistato, che favorirebbe l'ingresso dei giovani, nonché a rifinanziare il credito di imposta per il Mezzogiorno, per incrementare l'occupazione là dove la crisi ha colpito maggiormente».