Quote libiche in Unicredit, la Procura di Roma apre inchiesta
Accertamenti per ora contro ignoti e senza indagati. Agli atti c'è una relazione della Consob con i risultati di una verifica delle quote in possesso
ROMA - «Atti relativi a...». E' intestato così il fascicolo aperto dalla Procura di Roma rispetto all'operazione che nei mesi scorsi ha portato la quota del capitale di Unicredit nelle mani degli investitori libici al 7,58 percento. Il fascicolo è stato aperto al fine di monitorare gli sviluppi del caso che ha portato tra l'altro alle dimissioni dell'ex amministratore delegato dell'istituto di credito, Alessandro Profumo.
Agli atti c'è una relazione della Consob con i risultati di una verifica delle quote in possesso, svolto ad agosto ed iniziato con l'invio di richieste, tramite l'ambasciata italiana a Tripoli, alla Central Bank of Libya (Cbl), detentrice di una quota di poco al di sotto del cinque percento, ed alla Libyan Investment Authority (Lia), che ha il 2,60 percento del capitale Unicredit.
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