29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
La crisi del debito

L'Irlanda «non è in fallimento»

Il Ministro Lenihan rassicura i suoi concittadini: «Non saranno UE e FMI a controllare le finanze del Paese»

DUBLINO - L'Irlanda «non è in fallimento». Lo assicura il ministro delle Finanze irlandese, Brian Lenihan, all'indomani del via libera al piano di salvataggio dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale (Fmi) da circa 90 miliardi di euro.
«Non siamo in fallimento», ha detto Lenihan alla radio pubblica RTE, aggiungendo però, per giustificate il piano, che «in questi ultimi anni, il nostro margine di manovra (per ottenere prestiti sul mercato internazionale) si era notevolmente ridotto». Il ministro ha poi voluto sottolineare come l'Irlanda non si sia rivolta «al Fmi in una posizione di fallimento» e che il Paese non si è presentato «al Fmi senza riserve».

Lenihan ha quindi assicurato che non saranno l'UE e il FMI a controllare le finanze del Paese. «E' vero che abbiamo accettato una revisione annua» del piano, ma «sono assolutamente convinto che il prossimo bilancio (la cui presentazione è prevista il 7 dicembre) sarà nostro», ha aggiunto. Gli esperti dell'Ue e del Fmi, in missione a Dublino da giovedì, sono «soddisfatti» del piano di austerità messo a punto dal governo, che sarà presentato mercoledì, ha proseguito. Un piano che prevede 15 miliardi di euro di tagli entro il 2014, per riportare al 3% del Pil il deficit pubblico, oggi al 32%. «Il Fmi ha approvato l'attuale strategia del governo», ha concluso Lenihan.