L'Europa accentua i cali su timori Irlanda, Milano -1,30%
Wall Street apre in ribasso, pesa anche l'orientamento restrittivo della Cina
MILANO - Le Borse europee aggravano le perdite, con Milano che cede l'1,30 per cento nel pomeriggio dopo che anche wall Street ha aperto in ribasso. A pesare sugli indici le perduranti tensioni sui rischi di debito di alcuni paesi dell'area euro - Irlanda, Portogallo e Grecia - ma anche l'orientamento restrittivo della Cina sulla politica monetaria, mentre il Dragone si trova ad affrontare una dinamica di inflazione rialzista. Oggi ad alimentare gli allarmi è stato anche il presidente dell'Ue, Herman van Rompuy, affermando che sulla questione delle difficoltà dei suddetti paesi c'è in gioco la stessa «sopravvivenza» dell'area euro, e di conseguenza di tutta l'Unione europea.
Nelle ultime settimane è stata l'Irlanda il paese maggiormente sotto tensione e oggi, giungendo al vertice dell'Eurogruppo tra ministri finanziari, il commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn ha riferito che Bruxelles, assieme a Bce e Fmi stanno discutendo con Dublino come risolvere il problema del dissesto delle sue banche.
Attorno alle 16 italiane Londra segna un meno 1,56 per cento, Parigi un meno 1,85 per cento, Francoforte meno 0,99 per cento. A Milano il Footsie-Mib cede l'1,30 per cento, mentre a New York il Dow Jones cala dello 0,97 per cento e il Nasdaq dello 0,78 per cento. Torna ad indebolirsi l'euro, sotto quota 1,36 dollari nel pomeriggio si attesta a 1,3585.
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