Irlanda: non chiederemo alcun aiuto ad UE e FMI
Il Premier Brian Cowen alla vigilia del vertice Ecofin: «Finanziati fino alla metà dell'anno prossimo». La BCE preoccupata per la situazione delle banche irlandesi
BRUXELLES - L'Irlanda non chiederà l'assistenza finanziaria dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale: lo ha ribadito il premier irlandese Brian Cowen, intervistato dalla radio di Stato Rte alla vigilia del vertice dell'Ecofin in programma oggi e domani a Bruxelles.
«Non solleciteremo alcun aiuto perché siamo finanziati fino alla metà del prossimo anno», ha spiegato Cowen, pur ammettendo che nell'Eurozona esiste molta preoccupazione per le condizioni di volatilità dei mercati e gli elevati tassi delle obbligazioni irlandesi: «Stiamo discutendo con gli altri Paesi membri il modo migliore per rafforzare la stabilità bancaria e finanziaria».
L'Irlanda ha visto i tassi applicati al proprio debito salire a livelli senza precedenti, con gli investitori privati che si sono affrettati a vendere i buoni del tesoro di Dublino per timore che il Paese non possa fare fronte a un deficit pubblico che è arrivato al 32% del Pil.
Come riporta il quotidiano irlandese The Irish Times, se è vero che Dublino appare al sicuro fino al prossimo giugno la stessa cosa non vale per le banche irlandesi, vittime della bolla immobiliaria scoppiata con la crisi economica: per questo la Banca Centrale Europea vorrebbe che il governo accettasse qualche forma di aiuto da trasferire agli istituti finanziari, alcuni dei quali non hanno solo problemi di liquidità ma anche di capitale.
Anche all'interno dell'Ue si nutrono dei dubbi sulle capacità irlandesi di far fronte autonomamente alla crisi del sistema bancario, nonché sugli obbiettivi di riduzione del deficit previsti dal piano quadriennale approntato dal governo di Cowen: tuttavia, secondo alcune fonti questa non sarebbe la posizione della Commissione Europea.
L'accettazione da parte di Dublino delle linee di credito messe a disposizione da Ue ed Fmi equivarrebbe di fatto a mettere sotto tutela l'economia irlandese: Cowen vuole dunque evitare il più a lungo possibile quanto già accaduto alla Grecia e quanto rischia il Portogallo, ancora alle prese con l'approvazione di una controversa legge finanziaria che prevede forti taglia alla spesa pubblica.
- 31/08/2018 L'Argentina piange (ancora): peso a picco e tassi su del 60%. La ricetta neoliberista di Macri non funziona
- 17/05/2018 Cosa dicono quelli che dicono che non possiamo uscire dall’euro né cancellare il debito
- 16/05/2018 Cancellare una parte del debito: una proposta sacrosanta, che scatenerà l'ira dei mercati
- 10/05/2018 Argentina come la Grecia: dopo la speculazione, la troika del Fondo Monetario. Breve storia di un paese senza futuro