28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Finanziaria

Coldiretti: salvi 50mila posti di lavoro in agricoltura

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere soddisfazione, per l’accoglimento delle richieste formulate dalla Coldiretti

ROMA - Sono stati creati i presupposti per evitare un aumento insostenibile del costo del lavoro che avrebbe messo a rischio 50mila posti di lavoro nelle campagne del mezzogiorno, delle aree svantaggiate e montane per effetto del raddoppio del costo contributivo per i datori di lavoro nel settore agricolo. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere soddisfazione, per l’accoglimento delle richieste formulate dalla Coldiretti, con la manifestazione del 23 luglio scorso di diecimila agricoltori a Bari, nel maxiemendamento alla legge di stabilità approvato dalla commissione bilancio della camera che prevede la stabilizzazione dall'1 agosto 2010 delle agevolazioni previdenziali agricole per le zone svantaggiate e di montagna, rende permanenti le agevolazioni in favore della piccola proprietà contadina e l’abroga gli aumenti previsti per l’assicurazione generale obbligatoria per lavoratori dipendenti, autonomi e coltivatori diretti. La necessità di scongiurare un aggravio di costi insostenibile al settore, che già sconta livelli di pressione contributiva ben più alti della media europea, era stata prospettata lo scorso 16 ottobre al Forum di Cernobbio,al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti al quale - afferma Marini - va il nostro riconoscimento per l’attenzione dimostrata con l’importante sostegno dei parlamentari di maggioranza e di opposizione che hanno condiviso questo obiettivo. Ci attendiamo ora - conclude Marini - un analogo impegno per affrontare il problema dell’aumento del costo del carburante agricolo a causa delle accise al 22 per cento.