FMI: Italia limerà il deficit già dal 2010
Il rapporto scenderà al 3% del Pil nel 2015. Ma il debito salirà al 119,7% del Pil nel 2011, per poi calare dal 2014
ROMA - L'Italia ha già avviato un percorso di risanamento dei conti pubblici che la porterà a far calare il deficit di bilancio al 3 per cento del Pil nel 2015, ovvero la soglia limite stabilita dai trattati europei. La previsione è del Fondo monetario internazionale, nell'ultimo rapporto sull'andamento dei conti pubblici tra le maggiori economie, il «Fiscal Monitor». Solo a partire dal 2014 inizierà invece a ridursi anche l'incidenza del debito pubblico della penisola rispetto al Pil, dopo che nel 2011 sarà arrivata a sfiorare quasi il 120 per cento. Secondo l'Fmi l'Italia si è praticamente astenuta dall'adottare misure di stimolo durante la crisi, che avrebbero fatto peggiorare il disavanzo, e in questo modo entra categoria di paesi con deficit di bilancio a livelli «medi», tra il 5 e il 10 per cento del Pil.
Dopo il 5,2 per cento del deficit-Pil 2009, lo studio prevede che quest'anno in Italia il disavanzo segni una limatura al 5,1 per cento, per poi calare al 4,3 per cento nel 2011, al 3,6 per cento nel 2012, al 3,5 per cento nel 2013, al 3,2 per cento nel 2014 e al 3 per cento nel 2015. Quanto al debito, dal 115,8 per cento del Pil del 2009 si porterà al 118,4 per cento nel 2010, al 119,7 per cento nel 2011 fino al 2013, per poi calare al 119,4 per cento nel 2014 e al 118,8 per cento nel 2015.
- 31/08/2018 L'Argentina piange (ancora): peso a picco e tassi su del 60%. La ricetta neoliberista di Macri non funziona
- 17/05/2018 Cosa dicono quelli che dicono che non possiamo uscire dall’euro né cancellare il debito
- 16/05/2018 Cancellare una parte del debito: una proposta sacrosanta, che scatenerà l'ira dei mercati
- 10/05/2018 Argentina come la Grecia: dopo la speculazione, la troika del Fondo Monetario. Breve storia di un paese senza futuro