12 ottobre 2025
Aggiornato 04:00
Conti pubblici

FMI: Italia limerà il deficit già dal 2010

Il rapporto scenderà al 3% del Pil nel 2015. Ma il debito salirà al 119,7% del Pil nel 2011, per poi calare dal 2014

ROMA - L'Italia ha già avviato un percorso di risanamento dei conti pubblici che la porterà a far calare il deficit di bilancio al 3 per cento del Pil nel 2015, ovvero la soglia limite stabilita dai trattati europei. La previsione è del Fondo monetario internazionale, nell'ultimo rapporto sull'andamento dei conti pubblici tra le maggiori economie, il «Fiscal Monitor». Solo a partire dal 2014 inizierà invece a ridursi anche l'incidenza del debito pubblico della penisola rispetto al Pil, dopo che nel 2011 sarà arrivata a sfiorare quasi il 120 per cento. Secondo l'Fmi l'Italia si è praticamente astenuta dall'adottare misure di stimolo durante la crisi, che avrebbero fatto peggiorare il disavanzo, e in questo modo entra categoria di paesi con deficit di bilancio a livelli «medi», tra il 5 e il 10 per cento del Pil.

Dopo il 5,2 per cento del deficit-Pil 2009, lo studio prevede che quest'anno in Italia il disavanzo segni una limatura al 5,1 per cento, per poi calare al 4,3 per cento nel 2011, al 3,6 per cento nel 2012, al 3,5 per cento nel 2013, al 3,2 per cento nel 2014 e al 3 per cento nel 2015. Quanto al debito, dal 115,8 per cento del Pil del 2009 si porterà al 118,4 per cento nel 2010, al 119,7 per cento nel 2011 fino al 2013, per poi calare al 119,4 per cento nel 2014 e al 118,8 per cento nel 2015.