7 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Consiglio europeo

Berlusconi: al vertice passate moltissime delle nostre tesi

Soddisfatto il Presidente del Consiglio: «L'analisi del debito dovrà considerare la finanza privata»

BRUXELLES - Silvio Berlusconi è particolarmente soddisfatto dell'esito dei lavori del Consiglio europeo conclusosi oggi a Bruxelles anche perchè, dice, sono state accolte «moltissime» delle posizioni italiane e si è anche confermato che «con il 14,2% del totale siamo il terzo contributore dell'Ue, subito dopo Germania e Francia».
Il primo punto importante per il presidente del Consiglio italiano è che «nessuno discute più sul fatto che i criteri di analisi del debito pubblico si fermino a questo, ma deve invece essere aggregato alla finanza privata, al risparmio delle famiglie, alle proprietà immobiliari, al sistema bancario, a quello pensionistico, all'attivo della bilancia commerciale. E questo vuol dire per l'Italia che la particolare solidità delle famiglie e delle banche ci pone in Europa secondi solo alla Germania, e di poco, prima di tutti gli altri».

FONDO PERMANENTE - Berlusconi sostiene poi che l'idea del Fondo permanente contro le crisi varata oggi dal Consiglio sia nata a Roma. «E' passata anche questa nostra proposta, che io avanzai già nel 2008. Ora si dovrà verificare se è possibile farlo con una piccola modifica ai Trattati, forse basterà un emendamento come dice qualcuno. A dicembre si prenderà una decisione definitiva».
Poi il premier ha fatto propria la proposta, oggi accettata dai capi di Governo, di contenere l'aumento del budget Ue del 2011 molto al di sotto del 6% chiesto da Parlamento e Commissione, benchè l'Italia non fosse tra gli 11 Paesi firmatari ieri della dichiarazione, sottoscritta però oggi. «E' impossibile una politica Ue che aumenta la spesa mentre gli stati lavorano per contenerla», ha spiegato.

Berlusconi ha poi raccontato che «il consiglio è durato un'ora più del previsto perchè ho sottoposto all'esame tre nuovi temi».

AFRICA - Il primo è stata quello degli aiuti economici agli stati africani del Mediterraneo che devono fronteggiare l'immigrazione clandestina. «Lady Ashton mi ha rassicurato - ha detto il premier - e mi ha detto che prenderà contatti e proporrà misure concrete al Consiglio di dicembre».

DIFESA - Poi la Difesa comune, «si possono ottenere risparmi fino al 50% in ogni Paese», ha spiegato Berlusconi e ottenere ottimi risultati «mettendo isieme le forze armate di tutti, per una forza militare che possa confrontarsi con gli altri grandi Stati, come gli Usa o la Cina. Potremmo avere la forza armata più importante del mondo». Anche di questo si discuterà a dicembre.

CLIM - Infine «è passato anche il mio concetto sulla lotta al cambiamento climatico», ha spiegato Berlusconi. Non più quindi la linea europea dell'andare avanti «comunque» verso la riduzione delle emissioni, «ma procederemo solo se altri grandi Paesi come la Cina, l'India o gli Usa lo faranno insieme a noi».