Oggi si vota la riforma, proclamati nuovi scioperi
Continua il muro contro muro fra sindacati e governo sulle pensioni. L'Elsieo ha deciso di far adottare il «voto unico» sul testo in Senato per velocizzarne l'iter
PARIGI - Si conferma il muro contro muro fra i sindacati francesi e il governo di Nicolas Sarkozy, mentre oggi ci sarà il definitivo voto in Senato sulla legge di riforma delle pensioni. I sindacati hanno deciso di proclamare due nuove giornate di sciopero il 28 ottobre e il sei novembre prossimi; l'Elsieo ha deciso di far adottare il «voto unico» sul testo in Senato per velocizzarne l'iter.
Nel frattempo continuano le agitazioni nelle raffinerie e nei depositi di combustibile: secondo le stime del governo sono 2.790 le stazioni di servizio chiuse per mancanza di carburante, su un totale di circa 12mila; per il prossimo fine settimana l'esecutivo ha intenzione di garantire l'approvvigionamento soprattutto alle stazioni di servizio autostradali.
Continua anche la protesta studentesca: diverse migliaia di studenti, liceali ed universitari, sono sfilati in corteo oggi pomeriggio per le vie di Parigi. La mobilitazione sta causando non pochi problemi all'industria: secondo l'Unione delle Industrie chimiche (Uic), l'associazione di settore, l'industria chimica francese perde ogni giorno 100 milioni di euro di fatturato. Il blocco dei terminal del porto di Marsiglia, delle principali raffinerie e di numerosi depositi di carburante, oltre alle difficoltà nei trasporti su strada e su ferro, ha messo in ginocchio il settore anche perché a causa della crisi economica le scorte di magazzino erano terminate e dunque «ciò che non viene prodotto oggi non sarà più venduto».
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