28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Cresce la protesta

Francia, settimana chiave per la riforma delle pensioni

Per martedì nuova giornata di mobilitazione generale alla vigilia del voto al Senato. Fillon «La riforma sarà votata, malgrado proteste»

PARIGI - La contestata riforma delle pensioni in Francia entra in una settimana decisiva con una nuova giornata di mobilitazione, annunciata per martedì, alla vigilia del voto del progetto di legge al Senato, con la minaccia della mancanza di carburante nelle pompe di benzina e l'inasprimento della lotta da parte degli autotrasportatori.
Dopo un fine settimana caratterizzato da manifestazioni massicce in tutta la Francia, per la quinta volta da settembre, il movimento d'opposizione alla riforma arriva a una tappa fondamentale, mettendo alla prova governo e sindacati. Azioni più dure sono annunciate nei trasporti, in particolare tra i padroncini e i ferrovieri, che culmineranno con la giornata di scioperi e manifestazioni annunciate per dopodomani, e che verrà estesa anche al traffico aereo.

«Gli autotrasportatori non vedono l'ora di tornare all'azione. La settimana prossima sarà decisiva, tutti lo sanno», ha detto Maxime Dumont, del Cfd-Transport. Il principale sindacato del settore ha promesso «azioni di ogni tipo nell'Esagono» fin dall'alba di domani, senza escludere il blocco dei siti petroliferi o organizzare blocchi sulle strade strategiche. Nonostante la prosecuzione dello sciopero in tutte le raffinerie, il segretario di Stato ai Transports Dominique Bussereau ha garantito che non ci sarà «nessuna stazione senza benzina», pur esortando la popolazione a non fare «pieni precauzionali».

Fillon: «La riforma sarà votata» - Il primo ministro francese, François Fillon, è sicuro che il dibattito sulla riforma delle pensioni «terminerà al Senato» e «sarà votata», malgrado proseguano le manifestazioni e gli scioperi contro il progetto di legge. Intervenendo in diretta al telegiornale di TF1, il premier ha assicurato che «non ci sarà carenza di carburante» alle stazioni di rifornimento dell'Esagon, minacciate dagli scioperi annunciati nelle raffinerie francesi. «Non lascerò bloccare il nostro Paese», ha detto Fillon.