Draghi: coniugare crescita con austerità

WASHINGTON - La sfida per l'Italia è composta da due parole, secondo il governatore di Bankitalia Mario Draghi. «Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di coniugare crescita con austerità di bilancio, questo dovrebbe essere il nostro obiettivo. E certamente - afferma il numero Uno di via Nazionale da Washington, dove sta partecipando agli incontri annuali del Fondo Monetario - da quel punto di vista la Germania è un grande esempio perchè riescono ad avere un bilancio in ordine e una crescita molto marcata».

RIPRESA A RISCHIO - La ripresa internazionale è ancora in atto, seppur su livelli inferiori ai mesi scorsi. E permangono fattori di rischio soprattutto con la disoccupazione, che deprime i consumi, e con alcune perduranti fragilità del sistema finanziario.
«La ripresa - ha detto Draghi - è partita forte, sostenuta essenzialmente da tre fattori: lo stimolo di bilancio negli Stati Uniti e in altri paesi, anche in alcuni Paesi europei, la forte spinta dei Paesi emergenti e un ciclo delle scorte che negli Stati Uniti soprattutto aveva preso l'avvio. Si sapeva che sia lo stimolo fiscale sia il ciclo delle scorte sarebbero stati fattori temporanei. Quindi si sapeva che la ripresa avrebbe rallentato. I Paesi emergenti continuano crescere e a essere loro in un certo senso il motore di questa ripresa che ora ha rallentato».