Parla Soros: Cina rivaluti 10% all'anno contro squilibri
Attenuerebbe pressioni su economia cinese stimolando quella USA
WASHINGTON - Il sistema monetario internazionale è vicino al punto di rottura e l'insistenza cinese a mantenere un tasso di cambio sostanzialmente fisso ha portato a uno "squilibrio importante" nell'economia mondiale. E' l'opinione del finanziere George Soros - famoso anche per aver partecipato all'attacco speculativo che nel 1992 affondò la sterlina facendola uscire dal meccanismo di cambio del sistema monetario europeo - secondo il quale Pechino dovrebbe lasciare apprezzare la sua valuta, il renminbi, del 10% all'anno nei confronti del dollaro, in modo da alleviare la pressione nei confronti dell'economia cinese e di stimolare l'attività economica negli Usa.
In un'intervista alla rivista Emerging markets a margine degli incontri annuali del Fmi, Soros ha avvertito che in assenza di un passo deciso sulla divisa cinese, "l'attuale sistema monetario rischierebbe di rompersi portando così anche altri Paesi a controlli sui capitali".
Soros, dopo aver rimarcato la persistenza di una forte disoccupazione, particolarmente nel mondo industrializzato, ha sottolineato che "il problema è acuto perchè gli squilibri che erano alla base della crisi finanziaria non sono stati eliminati. E stanno spingendo l'economia globale su di una bassa crescita".
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