19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Settore zootecnico

Il Ministero prende tempo per risolvere la crisi del comparto ovicaprino

Lo sottolinea Confagricoltura, che puntualizza: «Non avevamo certo l’idea che si potesse risolvere in poche battute una crisi strutturale»

ROMA - Poche e non risolutive le risposte al «tavolo sugli ovicaprini» tenutosi ieri al ministero delle Politiche Agricole. Lo sottolinea Confagricoltura, che puntualizza: «Non avevamo certo l’idea che si potesse risolvere in poche battute una crisi strutturale ed incredibilmente impegnativa, ma mancano le indicazioni risolutive che le oltre 70 mila aziende, ormai allo stremo, attendevano dalla politica».

Per Confagricoltura è indispensabile dare corso ad una serie di azioni con effetti immediati sia sul piano economico, finanziario e previdenziale, nonché di misure volte ad una «apertura» sul fronte del credito. «Le poche risorse disponibili - devono essere finalizzate sia ad interventi strutturali ed infrastrutturali, che a favore di chi nel sistema svolge un ruolo coerente con gli interessi della filiera».

«In questo contesto - ricorda Confagricoltura - la definizione dell’accordo sul prezzo del latte ovino rappresenta il punto di partenza dirimente. Non si può usufruire dei benefici senza partecipare attivamente e positivamente alle dinamiche del settore».

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli conferma la validità delle proposte già avanzate al tavolo presso il Mipaaf e si augura che dal prosieguo dei lavori emergano le certezze che sono state ulteriormente richieste nella riunione odierna. «Nell’incontro dell’8 ottobre prossimo verificheremo la volontà dei trasformatori di definire, finalmente, il prezzo del latte».