Il Financial Times «candida» Arpe
Secondo l'editorialista Betts: «Unicredit banca sistemica europea. Clamorosa negligenza del Cda»
LONDRA - Una volta diradato il clamore sull'estromissione di Alessandro Profumo dalla guida di UniCredit, sulla banca resta una grande questione da chiarire: «cosa, o più precisamente chi verrà» al suo posto?. Questa la domanda retorica posta dal Financial Times, nella rubrica sulle imprese europee firmata da Paul Betts. Perché UniCredit «è una istituzione di importanza sistemica non solo per l'Italia, ma per l'Europa ed è chiaro che il Consiglio di amministrazione è stato clamorosamente negligente sulla mancanza di un piano di successione».
E Betts ha una candidatura «ovvia» da suggerire, quella di Matteo Arpe, fino al 2007 amministratore delegato di Capitalia. Non è detto che il manager, che al momento dirige la sua società di investimenti Sator, abbia voglia di cimentarsi in questa eventuale posizione, prosegue l'editorialista, peraltro tra le diverse parti coinvolte nella scelta del successore alcuni potrebbero ritenerlo non adatto alla carica. In ogni caso «se la rilevanza della vicenda su Profumo è stata esagerata - conclude Betts - non c'è il rischio di esagerare la gravità di questa situazione».
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