I precari della scuola «invadono» lo Stretto
«La priorità siamo noi, non il Ponte». Circa 5mila manifestanti sulle due sponde
ROMA - I precari tornano a manifestare contro i tagli agli organici della scuola: stamattina, a partire dalle ore 11, il Comitato insegnanti precari della Sicilia ha organizzato a Messina l'iniziativa «Invadiamo lo Stretto: un ponte la scuola».
I precari si divideranno sulle due sponde dello Stretto, senza però ostruire il passaggio degli imbarcaderi: verrà allestito un presidio simbolico durante il quale verranno esposti striscioni e fatto volantinaggio «per sottolineare - hanno detto i lavoratori non di ruolo siciliani - che la priorità è la tutela della scuola pubblica e dei posti di lavoro e non il Ponte sullo Stretto» Da alcune stime di previsione, fornite dagli organizzatori, l'alto numero di adesioni dei giorni passati - docenti non di ruolo, in larga parte provenienti da tutto il meridione, ma anche sindacati, come Flc-Cgil e Cobas, associazioni di settore e studentesche e schieramenti del centro-sinistra (Pd, Idv, Sinistra ecologia e libertà) - potrebbe portare sullo Stretto oltre 5mila persone.
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