29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Banche

Unicredit, Rampl: lavoreremo, don't worry

Ieri il Presidente dell'Unicredit ha incontrato Profumo sulla questione dei soci libici. Botta e risposta De Poli-Zaia su ruolo fondazione

MILANO - «Lavoreremo, non abbiate paura (don't worry)». E' quanto ha detto il presidente di Unicredit Dieter Rampl riguardo al futuro dei rapporti con l'amministratore delegato del gruppo, Alessandro Profumo.
Rampl ha poi confermato di aver incontrato ieri lo stesso profumo per un chiarimento sulla vicenda della mancata comunicazione al presidente del rafforzamento della presenza dei soci libici nel capitale. Alla domanda se ieri ha incontrato Profumo Rampl ha risposto: «sì». Al quesito se durante l'incontro sia stato affrontato il tema dei soci libici, Rampl ha ripetuto: «sì».

Ancora botta e risposta fra Zaia e De Poli. Tra il presidente della Regione Veneto e il numero uno della Fondazione Cassamarca la partita si gioca intorno al ruolo della politica e delle fondazioni nell'azionariato di Unicredit. Oggi, in un'intervista al Corriere Veneto, De Poli replica alle critiche arrivate nei giorni scorsi dal Governatore leghista. «Zaia mi accusa di fare 'troppa cultura', ma cos'altro dovremmo fare in questo Veneto? Distribuire i soldi agli amici, come vorrebbe lui?». «Per fortuna - aggiunte De Poli - non c'è solo Zaia. Con Gobbo - sindaco di Treviso - ad esempio, ho un ottimo rapporto». Il presidente della Fondazione Cassamarca definisce «parole vuote, campate in aria» le ambizioni del Carroccio rispetto alle banche e alle fondazioni del Nord e lancia la sfida: «gli lascio le loro aspirazioni, vedremo se sapranno tradurle in fatti».