19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
I precari della scuola

Lo sciopero della fame domani pure a Milano

Convocati i collegi docenti di tutte le scuole, ma l'attenzione è sui precari

ROMA - L'inizio d'anno scolastico si caratterizza sempre più per la crescente protesta dei precari della scuola contro i tagli agli organici attuati dal governo: domani si riuniscono, come prassi, i collegi dei docenti di tutta Italia, ma il 15% dei prof (oltre 100mila) non saranno presenti perché devono ancora essere nominati dagli ex provveditorati (dove solo oggi saranno concluse le 10.000 immissioni in ruolo, oltre le 6.500 di personale Ata, decise dal governo ad agosto). L'attenzione è però sempre più focalizzata sulle contestazioni. In particolare sullo sciopero della fame, la protesta estrema più utilizzata per opporsi a migliaia di mancate conferme.

I primi precari ad avviare il digiuno sono stati quelli di Palermo, seguiti da Taranto, Roma e Benevento. E mentre sui blog di settore si continuano a chiedere adesioni - 'servono 20 docenti di altrettanti regioni - scrivono i precari - solo così potremo vincere il silenzio assordante delle istituzione' -, domani la lista si allungherà con l'avvio dello sciopero della fame anche a Milano e Pordenone.

A Palermo a continuare il digiuno in via Praga, davanti l'Usp, dei tre supplenti che hanno iniziato a non alimentarsi due settimane fa, è rimasto solo Salvo Altadonna: Pietro Di Grusa, che si era sentito già male dopo alcuni giorni per la sua cardiopatia, ha dovuto mollare. Il terzo, Giacomo Russo, si è spostato a Roma. Malgrado le non buone condizioni di salute, Altadonna ha fatto sapere di volere continuare la sua protesta ad oltranza. E da alcune ore si sente meno solo: ieri sera è stato occupato il piano terra dell'Ufficio scolastico provinciale (ampliando la lista di Usp siciliani, dove già c'erano Caltanissetta, Enna, Trapani e Catania).

Niente cibo ad oltranza anche per Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink: oggi si unirà a Rocco Altieri, l'insegnante di diritto, che dal 22 agosto ha avviato un digiuno 'gandhiano' per sollevare l'attenzione dell'opinione pubblica nazionale sulla mancata formazione della prima classe del corso serale dell'istituto professionale Matteotti con indirizzi economico-aziendale e alberghiero. Un istituto superiore che da anni svolge, assieme al ruolo educativo, la funzione di accoglienza verso gli immigrati. E che secondo i docenti in sciopero il Miur avrebbe però intenzione di chiudere.

Intanto, da venerdì la protesta è giunta anche a Roma: al termine del presidio-incontro organizzato dai precari siciliani, cui hanno partecipato alcune associazioni e sindacati, Giacomo Russo (che aveva da poche ore abbandonato la protesta di via Praga a Palermo) ha continuato il suo sciopero della fame. Con lui, a suo fianco, c'è un'insegnante di scuola primaria siciliana, Caterina Altamore, che dopo 14 anni di insegnamento a Palermo sarà costretta a spostarsi a Brescia.