3 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Edilizia scolastica

Scuola: due edifici su tre non sono a norma

Contribuenti.it: tre quarti dei contribuenti chiedono più risorse verso istruzione

ROMA - Mettere subito in sicurezza il 65% delle scuole italiane. Lo chiede Contribuenti.it, l' associazione dei contribuenti italiani, che ha commissionato uno studio alla KRLS Network of Business Ethics, dal quale emerge che in Italia solo il 46% delle scuole ha il certificato di agibilità statica, contro il 98% della Germania, il 93% della Francia, il 92% dell'Inghilterra, l'89% della Spagna, il 77% della Polonia, il 71% del Portogallo, il 64% della Romania, il 58% della Bulgaria e il 53% dell'Albania che chiude la classifica.

«Per combattere l'evasione fiscale bisogna far comprendere agli italiani come vengono spesi i loro soldi. Tre contribuenti su quattro chiedono di investire sui giovani e sulla pubblica istruzione affinché tutti gli edifici scolastici siano a norma» dice il presidente di Contribuenti.it, Vittorio Carlomagno. In occasione del convegno sulla 'Tax compliance ed evasione fiscale' tenutosi stamane a Capri, è infatti emerso che in Italia, due scuole su tre non sono a norma. Appena il 35% degli edifici, infatti, ha il certificato di agibilità statica, quello di agibilità igienico sanitaria, nonché il certificato prevenzione incendi.
«Basta con il teatrino della politica, Bisogna iniziare a risolvere i problemi di tutti i giorni. Il governo deve dimostrare di saper spendere i nostri soldi in opere utili, ridando la fiducia ai contribuenti italiani. I dati statistici - ricorda Carlomagno - dicono che solo un cittadino su quattro capisce perché paga le tasse. Solo con la tax compliance si può combattere l'evasione fiscale».