10 dicembre 2024
Aggiornato 19:00
Borsa

Wall Street frana sui timori di ripresa globale

Dj chiude -2,49%. Il Nasdaq cede il 3,01% e lo S&P il 2,82%. Il nervosismo degli investitori ha fatto volare i titoli di stato

NEW YORK - Il mercoledì nero di Wall Street si è concluso con il calo peggiore in quasi un mese (Dow Jones -2,5%, Nasdaq -3%), con gli investitori che si sono precipitati a vendere gli asset più rischiosi a causa della crescente preoccupazione sulla tenuta della ripresa alimentata dal possibile impatto del rallentamento della crescita in Cina.

New York ha dunque seguito l'andamento delle piazze oltreoceano, tornando in rosso per il 2010, con il Dow Jones che, prima delle operazioni di compensazione, ha ceduto il 2,49%, a 10.378,83 punti, il Nasdaq che è arretrato del 3,01% a 2.208,63 punti, e lo S&P 500 che ha perso il 2,82%, a 1.089,47. L'indice del Chicago Board of Options Exchange che misura la volatilità del mercato è balzato al 17%, dal 13% precedente.

Le trenta blue chip, in calo per la quarta volta in cinque sessioni e al primo ribasso superiore ai 200 punti dallo scorso 16 luglio, sono state frenate in particolare dal pessimo andamento di Alcoa (alla chiusura -6,26%), Boeing (-4,52%) e General Electric (-3,57%). In particolare, il Dow Jones Transportation Index e il Russel 2000 Index- indici di settore particolarmente cari ai trader - hanno ceduto rispettivamente il 4,27% e il 4,13 per cento.

Il nervosismo degli investitori ha fatto volare i titoli di stato, con i rendimenti dei titoli decennali scivolati al 2,7%, il minimo dall'inizio del 2009, mentre quelli dei bond con scadenza a due anni scivolati al minimo storico. Tra l'altro, dopo che la Federal Reserve ha annunciato ieri di volere reinvestire il ricavato di obbligazioni garantite da mutui in titoli del Tesoro a lunga scadenza, i guadagni sono aumentati dopo l'asta di titoli decennali per 24 miliardi di dollari a un rendimento del 2,730%, il minimo dall'inizio del 2009.