24 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il caso Fiat

Sacconi: inopportuno atto unilaterale disdetta contratto

Il Ministro del Welfare: «Il Governo sollecita le parti a restare nell'alveo delle tradizionali relazioni»

TORINO - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, non vede di buon occhio l'eventualità che Fiat possa uscire da Confindustria e disdettare il contratto nazionale dei metalmeccanici alla sua scadenza, fissata nel 2012.
«Sarebbero inopportuni atti unilaterali - ha sottolineato Sacconi nel corso di una conferenza stampa al termine dell'incontro a Torino sullo stabilimento di Mirafiori - il Governo ha sollecitato fortemente le parti a rimanere nell'alveo delle tradizionali relazioni industriali, che hanno dimostrato di avere la capacità di autorigenerazione».
Secondo il responsabile del welfare «il modello contrattuale ha capacità di autorigenerarsi - ha concluso - le parti sono dunque invitate a individuare le modalità per adattare il modello alle concrete esigenze e agli obiettivi conseguenti che si vuole raggiungere».