Fiat, Epifani: pronti a dialogo ma si ritirino licenziamenti
Il Segretario della CGIL: «Dalla Fiom senso di responsabilità. La Cisl torni sulla retta via»
ROMA - Guglielmo Epifani, segretario della Cgil, rilancia nella trattativa col Lingotto e spiega, in un'intervista al Corriere della Sera che «la Cgil non vuole assolutamente questo peggioramento del clima. E' la Fiat - afferma - che ha scelto prima di mettere in atto dei licenziamenti che sono una ritorsione contro la Fiom e colpiscono persone inermi. E poi ha deciso di non pagare il premio annuale ai lavoratori, una cosa che ha suscitato la protesta di tutti i sindacati e che non c'entra nulla con Pomigliano».
La decisione della Fiat, secondo Epifani, è «probabilmente legata alle difficoltà di mercato che l'azienda ha in Europa, dove, a differenza che negli Stati Uniti e in America Latina, non sembra avere un'offerta qualitativa capace di battere la concorrenza». Epifani, inoltre, riferisce che l'ultima volta che ha parlato con Marchionne era «il 9 aprile, al convegno di Parma della Confindustria», sottolinea che non c'è stata nessuna violazione grave della Fiom e afferma che il sindacato ha dimostrato senso di responsabilità. Infine, commentando le affermazioni del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha parlato di una Fiom che fa politica, Epifani sottolinea che «piuttosto è la Cisl che dovrebbe tornare sulla retta via, perchè - conclude - vedo una carenza di autonomia dal Governo e dalle imprese».
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