19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Assemblea ANCE

Costruttori: non siamo una cricca di faccendieri

Il Presidente Paolo Buzzetti: «Fuori chi non rispetta nostro patto legalità. Basta con i tagli al settore»

ROMA - I costruttori non ci stanno. Non accettano di essere additati nella cricca dei faccendieri. Rivendicano invece il loro essere imprenditori che lavorano sodo per produrre e portare avanti le loro aziende. A sottolinearlo è il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, nella sua relazione all'Assemblea annuale dell'Associazione nazionale dei costruttori edili. «Noi - ha detto Buzzetti rivolto alla platea - non siamo la cricca, e non potremo mai esserlo. Non ci arrabattiamo tutto il giorno per cercare una raccomandazione o per entrare a far parte dei circoli di potere che aiutano a scalare la vetta e che sono in grado di trasformare aziende artigiane che nessuno conosceva prima in imprese con un fatturato con molti zeri. Siamo imprenditori e non faccendieri».

Per questo il presidente dei costruttori ha puntato l'indice anche contro quei «furbi che invece di rispettare la fila ingranano la quarta e con il benestare di qualcuno se ne infischiano dei divieti e ci superano regolarmente. Contro la logica del sorpasso e della scorciatoia facile ci siamo battuti con convinzione durante tutto questo difficile anno». I costruttori rivendicano anche di aver combattuto per primi «in tempi non sospetti la creazione di Protezione civile Spa, perché attraverso di essa non si istituzionalizzasse il ricorso ordinario alle procedure d'urgenza in deroga a qualsiasi principio di mercato».

«Diciamo quindi no - ha concluso Buzzetti - alla pletora di commissari straordinari speciali, di società in house che con ampi poteri e in totale monopolio restringono in modo soffocante», il mercato già in difficoltà. L'Ance - ha detto Buzzetti - deve rappresentare un marchio di qualità e correttezza, «una garanzia di trasparenza e rispetto delle regole. Chi si iscrive all'Ance, perciò, sottoscriverà un impegno di qualità e correttezza. E chi non li rispetta è fuori».