3 settembre 2025
Aggiornato 05:30
I dati Istat

L'inflazione frena a giugno: 1,3%

A maggio era a 1,4% annuo. Confermate le stime provvisorie. L'istituto di statistica conferma: carrello della spesa meno salato

ROMA - Inflazione in frenata a giugno. Il mese scorso - comunica l'Istat - l'aumento dei prezzi è stato dell'1,3% su base annua, in rallentamento rispetto all'1,4% segnato a maggio. Su base mensile, invece, i prezzi sono rimasti invariati. Si confermano quindi le stime provvisorie diffuse dall'istituto di statistica alla fine del mese scorso.

Carrello della spesa meno salato. I prodotti acquistati con maggiore frequenza (dagli alimenti ai carburanti) hanno registrato un aumento annuo dell'1,6%, in frenata rispetto al +2,1% di maggio; si tratta, infatti, del dato più basso da circa sei mesi. E su base mensile si è verificato un calo (-0,1%).

Perché l'inflazione è diminuita. Tornando all'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, il nuovo rallentamento dell'inflazione - spiega l'Istat - risente della flessione dei prezzi dei beni -0,1% rispetto a maggio, ed in particolare di quelli dei beni energetici (-0,5% su piano congiunturale). Per contro, un effetto di sostegno alla dinamica dei prezzi deriva dall'andamento di quelli relativi ai servizi (+0,1% su mese), che risulta influenzato dagli aumenti dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+0,1%) e di quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,2%).

Guardando ai singoli capitoli di spesa variazioni tendenziali (annue) negative si sono verificate per le comunicazioni (-1%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,3%). Mentre gli aumenti tendenziali più elevati si sono registrati per i trasporti (+3,7%) e istruzione (+2,5%). Su base congiunturale (mensile) si sono verificate riduzioni per il capitolo dei trasporti (-0,3%), servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%) e comunicazioni (-0,1%). Sempre a giugno gli aumenti congiunturali più significativi hanno riguardato ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%) ed altri beni e servi (+0,4%).