7 maggio 2024
Aggiornato 06:30
La manovra

Sap: pronti a nuova mobilitazione comparto sicurezza

«I 160 milioni non bastano: ancora uno sforzo o la protesta si acuirà»

ROMA - Possibile una nuova mobilitazione del comparto sicurezza contro la manovra economica del Governo. «Le pressioni del Sap e dei maggiori sindacati di Polizia hanno convinto il signor Tremonti - afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia - ad aprire i cordoni della borsa, tenuta fino ad oggi particolarmente stretta per quel che riguarda il Comparto Sicurezza. In questa chiave va letta la proposta governativa di istituire un fondo pari a 160 milioni di euro. Ma occorre un ultimo, fondamentale sforzo. Per questo stiamo lavorando a stretto contatto con parlamentari di maggioranza ed opposizione per modificare gli effetti dell'articolo 9, comma 1, del decreto contenente la manovra finanziaria integrativa».

«Resta un fondamentale passaggio da portare avanti per le forze di polizia - dice Tanzi -, quello relativo agli assegni di funzione, al trattamento economico da ispettore superiore dopo 10 anni di permanenza nella qualifica di ispettore capo e al trattamento economico di fine rapporto. Lo slittamento a giovedì 15 luglio della discussione al Senato della manovra, frutto anche delle nostre pressioni, permetterà alla Commissione Bilancio, che sta vagliando le ulteriori proposte di modifica, di avere qualche giorno in più per 'meditarè e inserire le opportune soluzioni emendative, che dovranno tradursi nel cosiddetto maxiemendamento».

«E' questo un fondamentale momento di verità - conclude il segretario generale del Sap - che determinerà l'acuirsi o meno dello stato di mobilitazione del Sap, dei maggiori sindacati di Polizia e dell'intero Comparto Sicurezza, pronti a mettere in campo ogni forma di protesta e dissenso possibile, pur sempre legittima, per difendere i diritti del personale in divisa».